VIDEO: IL TORRENTE MACCHIA A RISCHIO TRACIMAZIONE

Nel maggio scorso il Corpo Forestale ha lanciato l’allarme per il torrente Macchia che costeggia l’abitato della cittadina jonica con una relazione arricchita da una corposa documentazione fotografica, trasmessa alla Prefettura di Catania, nella quale si segnalano gravi pericoli di inquinamento ambientale e potenziali danni idraulici derivanti dalla presenza di rifiuti – molti dei quali nocivi – che impediscono il regolare scorrimento delle acque, specie in occasione di eventi meteo significativi. Nella relazione del Corpo Forestale si ribadiva con forza la necessità di avviare un intervento di bonifica nell’alveo del torrente Macchia, sollecitando gli enti preposti, Comune di Giarre, Città Metropolitana, Demanio idrico fluviale della Regione, ognuno con le proprie competenze, “a compiere gli accertamenti demandati istituzionalmente, ai sensi delle leggi ambientali nonché delle leggi sanitarie”.

A distanza di mesi il quadro si è ulteriormente aggravato, al punto che interi tratti di torrente, peraltro sommersi dalla folta vegetazione, sono invasi da rifiuti di grosse dimensioni che rischiano di provocare danni irreparabili. Nel letto del torrente, in corrispondenza dell’accesso di via Lisi, ci sono persino alcuni pali della pubblica illuminazione in cemento, una smisurata quantità di copertoni usati per mezzi pesanti. E ancora decine di lastre di eternit abbandonate tra rifiuti di vario tipo (profilati, pezzi di motori, parti meccaniche di auto, arredi e una carrellata di elettrodomestici in disuso). E inoltre: batterie esauste, enormi recipienti per la raccolta delle acque. La mancata esecuzione delle manutenzioni e delle bonifiche reiteratamente sollecitate potrebbero facilmente generare “l’effetto tappo” in corrispondenza degli alvei dei fiumi (Macchia, Jungo) che, rialzandosi, mettono a rischio la tenuta degli argini.