Giarre, il quartiere "bene" della città che ha votato D'Anna nel degrado VIDEO -
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Giarre, il quartiere “bene” della città che ha votato D’Anna nel degrado VIDEO

Giarre, il quartiere “bene” della città che ha votato D’Anna nel degrado VIDEO

VIDEO – LA DENUNCIA: “VILLA SAN FRANCESCO ABBANDONATA A SE STESSA”

La fontana artistica invasa dalla gramigna sormontata dalla statua bronzea di San Francesco con gli zampilli in avaria e la vasca con l’acqua torbida; le nuove panchine artistiche della piazza pesantemente vandalizzate, le serrande dei negozi chiusi e di sera lo spaccio a vista tra i vialetti della villetta comunale. Benvenuti al Carmine, quartiere storico della città, un tempo non troppo lontano cuore pulsante della città. Con la movida in estate e la piazza gremita di giovani che stazionavano nei locali all’aperto da maggio a ottobre. Ricordi sbiaditi da un tempo che fu. Oggi in piazza Carmine la desolazione è palpabile. Deserta a qualunque ora del giorno. Rosario Russo, gestore di uno dei pub più longevi nella zona commerciale attacca frontalmente l’amministrazione per i continui ritardi: “Da lunghi mesi ci rechiamo all’ufficio tecnico per protestare contro questa indecenza”. E affonda i colpi contro la dirigente tecnica Leonardi (clicca sulla video intervista)

In via Cavour, molti negozi hanno chiuso i battenti. La villetta San Francesco è frequentata da pochi anziani che lamentano l’assenza di manutenzione del verde. Non solo. I bar storici del quartiere hanno abbandonato questa zona della città teatro negli ultimi anni di ripetuti interventi delle forze dell’ordine, per rapine, scippi e qualche rissa, come accadeva, sovente, negli anni 80, quando piazza Carmine era davvero “off limits”. Le uniche attività commerciali che proliferano sono invece le sale da gioco e i centri scommesse. Niente struscio sotto i portici di corso Italia, un tempo frequentato dagli studenti; gli stessi pub, snack bar che ricadono alle spalle di piazza Carmine lamentano un calo vistoso di presenze. La crisi ha colpito anche qui. Alcuni hanno persino chiuso, altri continuano ad annaspare tra crisi commerciale e degrado sociale. Un quartiere, quello del Carmine, dalla doppia identità: da un lato gli eleganti complessi edilizi del “parco degli Ulivi” e le nuove villette di via Cecchina; da un’altra prospettiva  l’area urbanistica di via Carducci con il teatro incompiuto, le discariche di rottami e il centro sociale danneggiaro da un rogo doloso mai aperto al pubblico.

E poi i rifiuti abbandonati lungo la via Teatro, dietro il campo Maffei, il parcheggio assediato da rottami con i continui incendi che inquinano l’aria a qualunque ora del giorno. Sullo sfondo l’eterno teatro incompiuto per il quale il sindaco da oltre due anni annuncia la soluzione. Alla fine conta il risultato: i residenti del quartiere Carmine che hanno votato il sindaco sono profondamente delusi, fortemente pentiti della scelta e della fiducia accordata a quell’amministrazione che ha  solo prodotto fallimenti.

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