VIDEO: GIANNUNZIO MUSUMECI, DENUNCERO’ TUTTO ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI

Si è svolta in municipio la seduta con audizione del funzionario dell’area finanziaria Salvatore Crisafulli, convocata dal presidente della Commissione Finanze,  Giannunzio Musumeci che ha avviato un accertamento interno sui potenziali effetti della ritardata comunicazione, da parte del Comune, dell’obbligatoria rendicontazione delle spese elettorali, entro il termine perentorio del 4 luglio scorso, alla prefettura di Catania, pena la decadenza dal diritto del rimborso del Ministero dell’Economia. Crisafulli, rispondendo alle nostre domande  –  afferma il presidente Musumeci – ha ammesso che la rendicontazione è stata trasmessa in ritardo, ed esattamente il 10 luglio scorso, quindi 6 giorni dopo i termini fissati dal ministero dell’Interno. Vi sono state alcune precise contingenze che avrebbero determinato il ritardo: l’assenza del funzionario in ufficio per ragioni familiari e una disfunzione telematica in ordine ad una determina di rendicontazione che non appariva sui terminali nonostante fosse stata immessa sulla piattaforma elettronica dell’ente.

Crisafulli, inoltre, nel corso dell’audizione, nel confermare la disposizione dei pagamenti con fondi comunali, ha manifestato perplessità sul fatto che le somme, a totale carico dello Stato saranno rimborsate.

Alla luce di quanto appreso  – afferma il presidente Musumeci – mi riservo di rappresentare la vicenda alla Procura della Corte di conti”.    Il  segretario e dirigente finanziario dell’Ente, Salvatore Marco Puglisi, afferma che i pagamenti degli scrutatori sono subordinati allo sblocco dei trasferimenti statali (non prima dell’assolvimento di numerosi e delicati adempimenti), precisando di avere avuto una interlocuzione con la prefettura rimarcando le difficoltà oggettive del Comune, in quella fase in pre-dissesto, nell’attuazione di una rendicontazione sulle spese elettorali, quella effettuata è stata invece solo una indicazione presuntiva”.