Riposto, gara strisce blu, emessa la sentenza: condanne per l’ex sindaco di Riposto, Carmelo Spitaleri, l'ex comandante dei VVuu Ucciardello. Assolto il consigliere Michele D'Urso -
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Riposto, gara strisce blu, emessa la sentenza: condanne per l’ex sindaco di Riposto, Carmelo Spitaleri, l’ex comandante dei VVuu Ucciardello. Assolto il consigliere Michele D’Urso

Riposto, gara strisce blu, emessa la sentenza: condanne per  l’ex sindaco di Riposto, Carmelo Spitaleri, l’ex comandante dei VVuu Ucciardello. Assolto il consigliere Michele D’Urso

Un anno e 6 mesi di reclusione (oltre al pagamento delle spese processuali e il risarcimento dei danni in favore del Comune di Riposto valutato in 5 mila euro) per l’ex sindaco di Riposto, Carmelo Spitaleri, l’ex comandante della polizia municipale Giuseppe Ucciardello, l’ex legale rappresentante della cooperativa sociale Porto dell’Etna, Salvatore Tropea, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Per l’ex sindaco Spitaleri e l’ex comandate Ucciardello,  anche l’interdizione, per la durata di 1 anno e sei mesi, dai pubblici uffici.  Assolti per non avere commesso il fatto,  il consigliere comunale Michele D’Urso (assistito dagli avv. Giovanni Spada e Nino Lattuca) , Emanuela Triolo e Mario Di Bella.

E’ l’esito del processo svoltosi al Tribunale di Catania, Seconda sezione penale, Collegio presieduto dal dott. Camilleri (latere il dott. Grasso e la dott.ssa Valenti), relativo alla vicenda della gestione delle strisce blu a Riposto, la cui gara è stata indetta nel 2011.

L’avvocato Enzo Iofrida che, assieme al prof. Giovanni Grasso, assiste l’ex sindaco Spitaleri, commentando la sentenza afferma: “Rimango stupito dell’esito del giudizio, ritengo che i giudici siano incorsi in un grosso errore, aspettiamo le motivazioni, ma è chiaro che ricorreremo in appello affinché venga emessa una giusta sentenza di assoluzione per l’incolpevole Spitaleri. Se come ho capito – soggiunge l’avv.Iofrida – la responsabilità di Spitaleri almeno per l’abuso d’ufficio trarrebbe origine da una ritenuta illegittima determina, perché emessa senza l’intervento della giunta e se Il Tar e il Consiglio di Stato in analogo procedimento del 2016 riguardante il Comune di Catania, hanno scritto nero su bianco che illegittimo ed illecito in Sicilia, stante la
Natura di regione a statuto speciale, sarebbe stato chiedere l’intervento della Giunta, allora non capisco davvero cosa vi sia stato di sbagliato nella determina sindacale emessa dallo Spitaleri senza chiedere l’intervento della giunta”.

I fatti ruotano attorno all’inchiesta della Guardia di finanza di Riposto sulla gestione del servizio delle strisce blu nel Comune marinaro, si tratta del terzo filone di una attività investigativa avviata nell’autunno del 2009 con l’arresto dell’ex assessore e delegato sindaco, Giuseppe Tropea e del pregiudicato ripostese, Mario Di Bella.

Già in quella circostanza le Fiamme gialle avevano eseguito una perquisizione negli uffici della cooperativa sociale “Porto dell’Etna”, della quale, faceva parte, nella qualità di socio, Mario Di Bella, sorvegliato speciale e con precedenti per usura.

In relazione all’assoluzione del consigliere comunale ripostese, Michele D’Urso, gli avvocati difensori, Giovanni Spada e Nino Lattuca, in una nota congiunta dichiarano:

“Esprimiamo grande soddisfazione per la sentenza emessa dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catania – presieduta dal Dott. Camilleri – che, attraverso la formula assolutoria più ampiamente liberatoria ex art. 530, comma primo, c.p.p., ha affermato l’assoluta estraneità ai fatti contestati al nostro assistito Michele D’Urso ”. Finalmente dopo diversi anni, nel corso dei quali l’ex Assessore ed oggi Vice Presidente del Consiglio Comunale di Riposto ha silenziosamente atteso che venisse acclarata la verità dei fatti, è stata resa definitivamente giustizia al corretto operato del D’Urso quale amministratore della Città di Riposto”.

 

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