Giarre, via Liguria, tra degrado e illegalità VIDEO DOCUMENTO -
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Giarre, via Liguria, tra degrado e illegalità VIDEO DOCUMENTO

Giarre, via Liguria, tra degrado e illegalità  VIDEO DOCUMENTO

IL VIDEO DOCUMENTO

Una vergogna tutta giarrese. Tra degrado e illegalità. E un pizzico di compiacenza. A pochi passi dal liceo scientifico Leonardo e a ridosso di decine di alloggi popolari, primeggia un gigantesca bomba ecologica che circonda la via Liguria, asse di riferimento dello sterminato quartiere popolare Jungo.

All’interno di un ex terreno agricolo da lungo tempo sono ammassati rifiuti ingombranti di ogni tipo. Scarti edilizi, olii combustibili ma anche rottami di motore, pneumatici ed elettrodomestici di ogni modello e misura. E poi cataste di pedane in legno, profilati n ferro e telai di scooter e auto, di probabile provenienza furtiva. Materiali cui ignoti, a qualunque ora del giorno, danno fuoco, sprigionando fumi tossici che inquinano il quartiere. E tutti in silenzio. Passivamente.

Decine di alloggi popolari che si affacciano lungo la via Liguria e che assistono inermi a questo sfacelo urbano. Più volte sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere gli incendi appiccati all’interno dell’area trasformata in una sorta di centro di stoccaggio “fai da te”.

L’altra mattina, come testimonia il video documento di Gazzettinonline (clicca sul video) alle 9.30, in pieno giorno, ancora focolai, anche sul prolungamento di via Romagna. In fiamme altri rottami sommersi da pile di pneumatici. E di nuovo nubi nere e fumi tossici a pochi metri dai balconi di casa degli insediamenti abitativi.

Uno sconfortante quadro di assoluto degrado in un quartiere difficile, teatro di una intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti e che più volte ha registrato l’intervento dei carabinieri decisi a contrastare l’illegalità diffusa.

Via Liguria è assediata da rovi e sterpaglie, mentre le strade hanno il manto deteriorato. Profonde voragini che rendono pericoloso il transito alle auto e alle moto in una zona ad alta densità abitativa. E poi gli alloggi al limite dell’agibilità, con le pareti scrostate all’umidità, la rete fognaria colabrodo.

Uno scenario mortificante di cui si parla solo in campagna elettorale. L’ultima sfilata, in pieno stile democristiano, è stata quella dei Cinque Stelle. Con loro un fidatissimo di D’Anna che ha fatto da Cicerone. Qualche diretta social e tanti cari salauti. Nell’ottobre sorso, il sindaco Angelo D’Anna, unitamente a personale dell’Ufficio tecnico, sulla scorta di segnalazioni, ha effettuato una ricognizione,  rendendosi conto di persona del degrado diffuso e della necessità di eliminare, in primis, quella bomba ecologica all’interno dell’ex agrumeto che costeggia la strada.

Il primo cittadino aveva chiesto ai proprietari di quell’area di eliminare la discarica. Sembrava fatta. Macché. Aria fritta. Quell’appello, neanche a dirlo, è caduto nel vuoto a giudicare dalla crescita esponenziale di ingombranti seguita da incendi che divampano anche in pieno giorno. E allora? Meglio chiudere gli occhi e fare finta di niente. Come sempre. Nella città dove anarchicamente ognuno decide per se.

Mario Previtera

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