Santa Venerina: non passa in Consiglio il DUP e il Bilancio di previsione 2017/2019 -
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Santa Venerina: non passa in Consiglio il DUP e il Bilancio di previsione 2017/2019

Santa Venerina: non passa in Consiglio il DUP e il Bilancio di previsione 2017/2019

Nell’ultima seduta consiliare, con cinque “si” e sei astenuti, non è stato approvato in Consiglio comunale il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il Bilancio di Previsione per il triennio 2017–2019.

Al momento del voto in aula sono presenti quattordici consiglieri su quindici (assente Chiara Savia Leotta).

La votazione registra il seguente risultato: cinque voti a favore da parte dei consiglieri del gruppo “AttivaMente” che sostiene il sindaco (Alfio Di Paola, Irene Conti, Giosi Bonanno, Fabio Sorbello e Giuseppe Grasso). In sei si astengono: la presidente del Consiglio Valeria Rapisarda; Alfio Trovato e Camillo Foti del gruppo di opposizione “Impegno Comune”; e Giuseppe Marano, Sandra Patanè e Massimo Fresta  del gruppo di opposizione “Passione, Impegno e Lealtà”. Contemporaneamente escono fuori dall’aula tre consiglieri di opposizione: Alfio Sorbello e Salvatore Raciti (“Passione Impegno e Lealtà”) e Francesco Puglisi (“Impegno Comune”).

Il sindaco Salvatore Greco commenta così il voto: “Il dato di sintesi che l’opposizione ha conseguito con abilità è di far passare che se il presidente del consiglio avesse votato ‘sì’,  il DUP e il bilancio sarebbero stati approvati. Ma al momento del voto i consiglieri in aula erano quattordici e non undici”.

Il primo cittadino tiene a spiegare ancora: “Il presidente ha chiamato i ‘si’ e ne ha contati cinque, ha chiamato i ‘no’ e non ne ha contati nessuno, e poi ha chiamato gli astenuti. E’ solo in questo momento che i tre consiglieri di opposizione si sono alzati e sono usciti fuori dall’aula, sembrerebbe per consentire l’approvazione, ma anziché trattenersi in quattro (tre più la presidente del consiglio) –   che ne avrebbe consentito l’approvazione –  sono rimasti  in sei (Rapisarda, Trovato, Foti, Marano, Fresta e Patanè), arrivando alla bocciatura della proposta”.

La proposta di bilancio portata in aula prevedeva l’accensione di 500 mila euro di mutui per effettuare opere pubbliche: 100 mila euro per la riqualificazione del campo sportivo; 100 mila euro per la sistemazione del verde pubblico coma l’area di Via Pertini a Dagala  e l’ingresso della piazza  del Parco di Cosentini; 100 mila euro per la manutenzione delle strade; e 200 mila euro per la pubblica illuminazione per provvedere alla sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con moderne lampade a led che avrebbero permesso un risparmio energetico fino al 70%. Il risparmio conseguito con l’attuazione di questo intervento avrebbe consentito di poter pagare le rate annuali dei mutui accesi.

Sull’argomento mutui si è registrato il dissenso da parte delle opposizioni: da Alfio Trovato a Giuseppe Marano che ne hanno criticato la previsione bollandola come manovra pre-elettorale ed esprimendo preoccupazione per l’aggravio sulle tasche dei cittadini. E poi ancora critiche sul ritardo nell’emissione delle bollette dell’acqua, sui costi del servizio di raccolta differenziata, sul costo del commissario del Prg definito un turista a carico del Comune.

 

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