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Francavilla, riconoscimento nazionale per la giovane poetessa Arianna Guidotto

Francavilla, riconoscimento nazionale per la giovane poetessa Arianna Guidotto

Con l’intensa e significativa lirica “La bambina di porcellana”, dai cui versi trapela tutta la crudeltà della tragedia dell’Olocausto, la sedicenne liceale ha conquistato il secondo posto della sezione “Under 18” al concorso letterario “L’Infinito”, la cui cerimonia di premiazione ha avuto luogo qualche settimana fa nel Comune emiliano di Marzabotto

L’aver saputo raccontare con intensa delicatezza ed attraverso gli occhi di una bambina il dramma dello sterminio del popolo ebraico ad opera dei nazisti, ha meritato alla sedicenne francavillese Arianna Guidotto il secondo premio assoluto della sezione “Giovani Under 18” al concorso nazionale di poesia “L’Infinito”, ideato dalla poetessa Anna Agostini ed organizzato dal Gruppo di Promozione Culturale “Assolutamente Azzurro” di Grizzana Morandi (in provincia di Bologna).

Arianna, studentessa di terzo anno al Liceo Scientifico di Francavilla di Sicilia, qualche settimana fa, accompagnata dallo zio Salvatore Pirrone, ha ritirato personalmente l’ambito riconoscimento a lei destinato presso il teatro del Comune emiliano di Marzabotto, dove si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “L’Infinito”.

Con i versi della sua significativa poesia “La bambina di porcellana”, la giovane poetessa francavillese ha, dunque, surclassato diverse centinaia di concorrenti provenienti da tutta Italia.

A giudicare le liriche in concorso è stata una qualificata commissione presieduta dal poeta e drammaturgo Angelo La Mantia e della quale facevano parte anche lo scrittore Roberto Carboni, la pittrice Paola Marchi e la critica letteraria Daniela Montanari.

Il secondo posto ad Arianna Guidotto per la sua poesia “La bambina di porcellana” è stato così ufficialmente motivato dagli autorevoli giurati: “Le parole utilizzate dall’autrice per raccontare il dramma di giovani vite feriscono come una frustata. Quelle giovani vite rimarranno eternamente giovani e non assaporeranno mai lo scorrere del tempo e degli anni. Quelle bambine di porcellana, o di carta velina, non potranno più sorridere al futuro, perché l’Orco tremendo delle fiabe è riuscito a spegnere per sempre il brillare delle lucciole in estate”.

In effetti, in questo suo “piccolo grande” capolavoro Arianna è riuscita ad esprimere tutta la drammaticità di quell’aberrante pagina di storia chiamata Olocausto ed, ultimamente, anche Shoah. E lo ha fatto attraverso un poetare struggente, ma mai retorico, sospeso tra tenerezza e rabbia, e tra malinconia e speranza.

Rodolfo Amodeo

FOTO: Arianna Guidotto con la coppa del 2° posto conquistato al concorso “L’Infinito” di Marzabotto e durante il viaggio di ritorno in Sicilia

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