A Mojo Alcantara il turismo vien mangiando -
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A Mojo Alcantara il turismo vien mangiando

A Mojo Alcantara il turismo vien mangiando

Il piccolo Comune valligiano ha aderito all’innovativo progetto “Borghi Genius Loci”, attraverso il quale la Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio

I Comuni rilasciano ai propri residenti le carte d’identità, ma il Comune di Mojo Alcantara ne ha recentemente rilasciata una a… se stesso. Il sindaco del piccolo centro valligiano, Angelo Piazza, ha infatti aderito, con un’apposita delibera di Giunta, all’innovativo percorso culturale “Borghi Genius Loci De.Co.”, finalizzato a rafforzare l’identità dei territori rurali attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.

L’iniziativa, promossa dalla “Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori Onlus” (L.U.R.S.S.), è stata entusiasticamente sposata dall’Amministrazione Comunale moiese avvalendosi del competente supporto tecnico del dottore agronomo Filippo Zullo, funzionario dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara.

«La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” – spiega quest’ultimo – è un atto politico, nelle prerogative del sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.

«E’ proprio a tavola che si esprime quel “genius loci” che dà il nome all’iniziativa, e che preferiamo al corrispondente termine francese “terroir”: il menù non è solo una sequenza di ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto inteso come narrazione di un “frammento di civiltà”. Un piatto tipico locale, quindi, è assimilabile ad un’opera d’arte, perché è un unico ed (altrove) irripetibile equilibrio di forze ed energie scaturenti da un determinato e ben definito luogo.

«Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: per il grande enologo, gastronomo e scrittore lombardo, esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”. Pertanto – conclude Filippo Zullo – il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel piatto».

E per il primo cittadino di Mojo Alcantara, Angelo Piazza, «alla comunità che ho l’onore di guidare, la rigogliosa natura ha regalato diversi piatti tipici ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio. E’ per questo che io ed i miei assessori abbiamo convintamente avviato il percorso “Borghi Genius Loci” della L.U.R.S.S.. Tengo a precisare che questa “De.Co.” (Denominazione Comunale) non è un marchio di qualità, ma è comunque un’autorevole attestazione in grado di dare slancio all’economia del nostro ridente paesello».

Possiamo, dunque, concludere che a Mojo Alcantara non solo l’appetito, ma anche il turismo vien… mangiando.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il sindaco Angelo Piazza mentre taglia la torta gigante in occasione di un’edizione della caratteristica “Sagra delle Pesche” di Mojo Alcantara e, nel riquadro, il dottore agronomo Filippo Zullo; sullo sfondo una pittoresca veduta aerea del paese (fotografata da Salvatore Panebianco) con il caratteristico vulcanetto spento adiacente al centro abitato

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