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Orlando: «Giù le mani dal 118 di Malvagna!»

Orlando: «Giù le mani dal 118 di Malvagna!»

Vibrata protesta del segretario organizzativo della Uil di Messina, originario del Comune dell’Alcantara, contro la ventilata soppressione, da parte della Regione Siciliana, dell’importante servizio di pronto intervento sanitario di cui beneficiano anche i cittadini dei vicini centri di Mojo e Roccella Valdemone, per un totale di 2.500 abitanti

Siamo sempre alle solite: in nome degli scellerati “patti di stabilità” e della famigerata “spending review”, il cittadino, ed in special modo colui cui è toccato in sorte di vivere in aree territoriali marginali in quanto distanti dalle città capoluogo, si vede sempre più “scippato” dei servizi fondamentali cui ha diritto, a cominciare da quelli garantitigli dalla Costituzione Italiana. Stavolta, addirittura, ad essere messo a serio rischio vi è il diritto alla salute, o meglio “alla vita”, in quanto il Dpef (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) della Regione Siciliana stabilisce, nella logica del “risparmio a tutti i costi” (quando sarebbero ben altri i “settori” in cui risparmiare…), la chiusura delle postazioni di “118” ritenute di scarsa utilità. E nella relativa “black list” figura anche quella che, ormai da diversi anni, è attiva nel Comune di Malvagna e che serve pure i vicini centri di Mojo Alcantara e Roccella Valdemone, per un totale di potenziali 2.500 utenze, destinate a raddoppiare durante i mesi estivi per l’incidenza dei turisti e dei tanti emigrati che tornano in ferie al paese d’origine.

Fortunatamente, tra i suoi abitanti Malvagna annovera uno “storico” ed autorevole esponente sindacale che, al riguardo, promette battaglia: si tratta di Salvatore Orlando, segretario organizzativo della Uil di Messina, il quale, nelle appena trascorse ore, ha diramato un comunicato di ferma protesta contro l’annunciata soppressione dell’indispensabile servizio zonale di pronto intervento sanitario.

«La chiusura della postazione, al servizio diretto di tre Comuni oltre che si supporto ad altri – scrive Orlando -, è priva di ogni logica, oltre ad essere irrispettosa nei confronti dei cittadini, che nella zona in questione subiscono già altri disagi e sono privi di ogni altra struttura sanitaria. Si tratta, evidentemente, di assolutamente intollerabili scelte di qualche politico o di qualche dirigente sanitario i quali vivono fuori dal mondo.

«Risparmiare sulla vita dei cittadini non è un risparmio, ma semplicemente un’idea scellerata, perché nei casi d’emergenza, la differenza tra la vita e la morte è dettata dalla rapidità d’intervento, che solo la vicinanza di una postazione di 118 può riuscire ad assicurare.

«Di recente, peraltro, a Malvagna (ed esattamente al confine col centro abitato di Mojo Alcantara) è stata inaugurata un’elipista destinata alle emergenze sanitarie. Ma che senso ha una struttura del genere senza il mezzo che dovrebbe condurre il malcapitato a tale piazzola d’atterraggio?!…

«E poi, dopo tanti anni di sacrifici e di lotte dei volontari della locale sezione della Croce Rossa, non è giusto vedersi togliere questo importante presidio sul territorio.

«Il 118 serve soprattutto a difendere la salute dei nostri anziani e dei nostri figli ed a non far ripetere le tragedie del passato, in cui il ritardo nella macchina dei soccorsi si è più volte rivelato fatale.

«Pertanto – conclude l’esponente provinciale della Uil – in caso di chiusura della postazione malvagnese del 118 grideremo all’omicidio per ritardo nei soccorsi. Ed, a tal punto, ognuno dovrà assumersi le responsabilità delle proprie scelte».

Salvatore Orlando ha, intanto, già chiesto alla deputazione regionale messinese ed alla Commissione Sanità dell’Ars di intervenire affinché l’impopolarissima soppressione possa essere scongiurata.

A dare manforte al suo segretario organizzativo è intervenuto anche il segretario generale della UIL messinese, Carmelo Catania, il quale ha promesso il proprio supporto ad ogni iniziativa civile e democratica che si intraprenderà a difesa del 118 di Malvagna, facendosi altresì portavoce, nelle sedi istituzionali, degli interessi e dei diritti delle popolazioni interessate.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Salvatore Orlando e Carmelo Catania, rispettivamente segretario organizzativo e segretario generale della Uil di Messina

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