Legge di stabilità e gioco: parlano gli operatori -
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Legge di stabilità e gioco: parlano gli operatori

Legge di stabilità e gioco: parlano gli operatori

In realtà, prima che la Legge di Stabilità 2016 si “abbatta” come uno tzunami sul mondo del gioco lecito, si dovrebbero ascoltare le voci (alte) sia degli addetti ai lavori come la guida ai casino online Thesindiecate.com che degli operatori del settore in quanto hanno qualcosa da dire a tutela dei loro investimenti. Qui si pone una panoramica dei loro punti di vista per vedere se le opinioni… si ripetono e se le esigenze che “vengono sentite” sono comuni oppure c’è qualche voce fuori dal coro.

D’altra parte chi opera nel gioco ha il dovere di esporsi. Vediamo, quindi, SISAL: vuole vederci chiaro di fronte alle novità regolatrici a divenire per tutelare i propri investimenti sopratutto per il problema territoriale. Poi si deve affrontare la tassa dei 500 milioni e regolarla diversamente, sopratutto nei versamenti dato che i concessionari non possono essere “esattori della filiera”.

BET365 e gioco online: ritiene interessante la tassazione sul margine che darebbe una maggiore leva agli operatori italiani rispetto agli operatori non autorizzati, non solo questa tassazione conterrebbe forse anche la frode sportiva.

SAPAR: ritiene indispensabile la lotta all’illegalità ed alla presenza, sempre più “presente” dei totem in sostituzione delle slot machine. ASCOB: vorrebbe vedere applicate le norme delle sale bingo a tutte le sale. Per quanto riguarda il bando per nuove concessioni crede che prima bisognerebbe trovare una soluzione al problema enti locali, altrimenti si rischierebbe di partecipare al bando senza sapere se nella sede prescelta si potrà “lavorare”. AGISCO: si domanda se è lo Stato che comanda sui giochi oppure se vuole solo fare cassa. Questo il parere di taluni.

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