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Francavilla, San Crimo fa un “salto” a Belluno

Francavilla, San Crimo fa un “salto” a Belluno

La nuova pubblicazione di Ferruccio Puglisi sul monastero basiliano e sul suo fondatore verrà presentata domenica prossima nella città veneta. Il volume era stato nei giorni scorsi tenuto a battesimo nel Comune dell’Alcantara. Ma in occasione del suo recente soggiorno nell’amato paese d’origine, l’autore ha anche “rispolverato” la sua precedente opera sui palmenti preistorici esistenti nei nostri territori, protagonista di un incontro culturale a Piedimonte Etneo

Anche in Veneto, domenica prossima 22 novembre, giungeranno gli echi del glorioso passato di Francavilla di Sicilia in occasione della presentazione a Belluno del saggio “Il Salto di San Crimo”, dato recentemente alle stampe, per i tipi di “Armando Siciliano Editore”, da Salvatore Ferruccio Puglisi.

L’interessante volume, corredato di foto e contenente cenni storici e considerazioni sul monastero basiliano di San Salvatore della Placa, in gergo dialettale locale comunemente inteso come “Batiazza”, era già stato tenuto a battesimo nelle settimane scorse nella cittadina dell’Alcantara, dove sulla sommità di un’altura visibile lungo la strada che conduce a Mojo ed a Novara di Sicilia, svettano i ruderi dell’antico edificio sacro.

L’autore, francavillese “doc”, ma residente in Veneto per ragioni di lavoro e di famiglia, nelle oltre duecento pagine de “Il Salto di San Crimo” prende spunto dai suoi ricordi d’infanzia (in particolare dal memorabile passaggio da Francavilla, nel 1954, di una tappa del Giro d’Italia) per poi addentrarsi nell’argomento attraverso la pubblicazione integrale degli studi inediti che sulla “Batiazza” condusse l’illustre sacerdote salesiano Don Salvatore Calogero Virzì, docente di materie letterarie al Collegio “San Basilio” di Randazzo (il quale, proprio il giorno del prima accennato passaggio in zona del Giro d’Italia, si era recato a visitare i resti di quel monastero). Seguono, quindi, le accuratissime ricerche di Ferruccio Puglisi sul monachesimo basiliano e sulla figura di San Cremete (o San Crimo, come fu anche chiamato dallo storico del 1500 Antonio Filoteo degli Omodei), un eremita dell’XI secolo che viveva a Francavilla sui monti di contrada Placa, al quale il Conte Ruggero concesse di erigere, in quel particolarmente sopraelevato angolo di territorio, un monastero, di cui Cremete divenne l’abate, ossia il superiore degli altri suoi confratelli monaci. Ma leggenda narra che questi ultimi, non più disposti ad ubbidirgli, pensarono di liberarsi di lui buttandolo giù dalla rocca, e che l’abate sarebbe rimasto miracolosamente illeso. Così, a seguito di questo evento prodigioso, Cremete cominciò ad essere considerato un santo.

Alla presentazione ufficiale del volume a Francavilla di Sicilia (nella sala di Palazzo Cagnone), oltre all’autore sono intervenuti l’editore Armando Siciliano, il docente universitario di Storia Moderna Giuseppe Restifo, l’architetto Salvatore Giglio, il sindaco Lino Monea e l’assessore comunale alla Cultura Claudia Russotti. Di fronte ad un folto ed interessato uditorio, tutti i relatori hanno sottolineato il valore della scrupolosa ricerca condotta da Puglisi sulla “Batiazza” di Francavilla e sul suo fondatore avvalendosi di una ricca bibliografia nonché delle conoscenze dirette da lui acquisite negli anni da profondo ed appassionato cultore della storia e del territorio valligiano.

E sapendo della sua presenza a Francavilla per il lancio della nuova fatica editoriale, qualche giorno dopo il sindaco di Piedimonte Etneo ha invitato Salvatore Ferruccio Puglisi a “rispolverare” un suo precedente volume, edito nel 2009, intitolato la “Valle dei Palmenti”, per presentarlo nell’ambito di un evento sui pregiati vini dell’Etna.

All’incontro letterario, svoltosi presso il “Palmento Privitera”, oltre all’autore ed al primo cittadino di Piedimonte, Ignazio Puglisi, hanno preso la parola, in veste di relatrici, anche Valeria Carastro, direttore dell’associazione “Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna”, e Nellina Ardizzone, presidente del Club Unesco di Acireale, le quali hanno discettato insieme a Ferruccio Puglisi dell’argomento ad oggetto della sua pubblicazione di sei anni fa, ossia le numerose tracce e testimonianze di epoca preistorica esistenti nei nostri territori, tra cui delle particolari strutture ricavate nella roccia che fanno pensare a forme primordiali di palmenti.

Inizio d’autunno, dunque, particolarmente intenso per Salvatore Ferruccio Puglisi, benemerito cittadino francavillese dai multiformi interessi in quanto insegnante di professione nonché sportivo (è stato più volte campione di corsa podistica), ambientalista, naturalista, appassionato di fotografia, autore di documentari in diapositive e, da alcuni anni, anche apprezzato scrittore (con il romanzo “Gli Zucchini di Loto” edito nel 2010) e ricercatore di storia locale. Grazie a lui, Francavilla di Sicilia e, più in generale, la Valle dell’Alcantara fuoriescono dai ristretti confini localistici per proiettarsi in ambito nazionale, come avverrà domenica prossima a Belluno (alle ore 17,00 presso le ex segherie di Viale Fantuzzi) con la presentazione de “Il Salto di San Crimo” (interverranno la docente di Lettere Anna Elisa Leopardi ed il giornalista Enrico De Col).

E tornando alla sua precedente opera “La Valle dei Palmenti”, in questi anni tanti studenti universitari di tutta Italia hanno attinto alle sue pagine per le loro tesi di laurea in materie storiche, antropologiche o attinenti al settore agronomico.

Rodolfo Amodeo

Salvatore Ferruccio Puglisi a Piedimonte Etneo per la presentazione del suo libro LA VALLE DEI PALMENTI (con il sindaco Ignazio Puglisi e le relatrici Valeria Carastro e Nellina Ardizzone)

FOTO: la presentazione de “Il Salto di Crimo” al Palazzo Cagnone di Francavilla di Sicilia e, nei riquadri, Salvatore Ferruccio Puglisi e la copertina del volume; nell’altra foto due immagini dell’incontro su “La Valle dei Palmenti” svoltosi a Piedimonte Etneo

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