Fiumefreddo rischia di perdere 2,6 milioni di euro di fondi europei. Il sindaco Alosi: “Speriamo che il Tar ci dia ragione” -
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Fiumefreddo rischia di perdere 2,6 milioni di euro di fondi europei. Il sindaco Alosi: “Speriamo che il Tar ci dia ragione”

Fiumefreddo rischia di perdere 2,6 milioni di euro di fondi europei. Il sindaco Alosi: “Speriamo che il Tar ci dia ragione”

Il Comune di Fiumefreddo di Sicilia rischia di perdere 2,6 milioni di fondi europei e ha deciso di ricorrere al Tar

La vicenda riguarda l’ormai famoso parcheggio di via Carrettieri e va avanti da tre anni tra chiarimenti, deduzioni, controdeduzioni, revoche e riconferme tra il Comune e l’assessorato regionale al turismo. Il 22 maggio 2015 il dirigente generale Dott. Sergio Gelardi firmava il decreto n. 921/S5 di revoca e di esclusione dalla graduatoria del progetto “Riqualificazione urbana mediante realizzazione di un’area multifunzionale con sottostante parcheggio” per un importo di oltre 2 milioni e 600 mila euro, relativo al Bando della linea di intervento 3.3.2.2 del PO FESR 2007/2013, approvato una prima volta il 21 aprile 2011 con DDG n.642/S5Tur e riapprovato definitivamente il 22 dicembre 2011 con il DDG n.2039/S5Tur.

Il progetto era stato iniziato dalla vecchia amministrazione di Sebastiano Nucifora nel 2010 e portato avanti dalla nuova amministrazione del sindaco Marco Alosi, insediatasi nel maggio del 2012.

“Si tratta di un’opportunità al momento persa per la comunità fiumefreddese – commentano in una nota i grillini del Movimento 5 Stelle – che avrebbe dato una boccata di ossigeno all’economia locale. L’amministrazione ha presentato ricorso al Tar e nelle more della decisione del tribunale amministrativo speriamo bene nell’interesse della nostra cittadina. Nel caso in cui il Tar non dovesse dare ragione al Comune lo scenario che si presenterebbe per le casse dell’amministrazione e dei fiumefreddesi è alquanto grave sotto tutti i punti di vista. Spese di progettazione, spese di acquisto immobili, spese per gli espropri, lavori già appaltati, chi risponderà per tutto questo e di chi saranno le responsabilità nell’aver perso fondi europei vantaggiosi e produttivi? Incrociamo le dita”.

“Aspettiamo la risposta del Tar a cui ci siamo appellati facendo ricorso – commenta il primo cittadino Alosi – perché la decisione presa per è noi è sbagliata. Siamo convinti, infatti, di essere giunti a questo punto a causa della burocrazia degli uffici regionali quindi non vediamo il motivo dell’esclusione dalla graduatoria, che provoca delle problematiche per quanto riguarda quell’area. Non è vero, come è stato detto, che ci sono espropri o quant’altro da pagare perché al limite si dovrebbe pagare soltanto il progetto però naturalmente aspettiamo la pronuncia del Tar sperando si esprima per una sospensiva in modo tale che il finanziamento europeo, che andava a scadenza il 31 dicembre, venga congelato in modo poi da fare altri ragionamenti”.

Alessandro Famà

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