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Castiglione, un Comitato per la S.P. 81

Castiglione, un Comitato per la S.P. 81

E’ stato costituito nei giorni scorsi per tentare di risolvere una volta per tutte l’annoso problema dell’arteria provinciale che dovrebbe direttamente ed agevolmente collegare il Comune etneo con le frazioni di Mitogio e Gravà e che, invece, continua a restare in buona parte intransitabile, con grave danno per i tanti proprietari terrieri della zona. Prima drastica iniziativa: una denuncia penale contro la Provincia Regionale di Catania

Nella Sicilia delle contraddizioni, delle promesse non mantenute, delle carenze infrastrutturali e della politica fine a se stessa, può anche capitare che un Comune e le sue frazioni restino da tempo immemorabile assolutamente avulsi l’uno dalle altre. E’ il caso di Castiglione di Sicilia, che tra le sue tante frazioni annovera anche Gravà e Mitogio, rispettivamente ad un tiro di schioppo dai Comuni messinesi di Francavilla e Gaggi ma, allo stato di fatto, completamente scollegate dalla municipalità etnea cui fanno capo, distante dai due borghi svariati chilometri.

Eppure ci sarebbe un asse viario, regolarmente rientrante nel patrimonio e nella sfera di competenza della Provincia Regionale di Catania, in grado di collegare direttamente ed agevolmente Castiglione con le suddette sue borgate: è la Strada Provinciale n. 81 (S.P. 81), che però risulta percorribile solo nel tratto che attraversa il territorio di Mitogio per poi “bloccarsi” nel restante segmento che dovrebbe consentire l’approdo a Gravà e quindi, risalendo ancora, di arrivare nel centro abitato castiglionese.

E dire che oltre dieci anni fa l’Amministrazione Provinciale di Catania approvò il progetto preliminare dei lavori di ripristino di tale arteria, mentre nel 2008 li ammetteva a finanziamento per un importo pari ad ottocentomila euro. Sta di fatto che, a tutt’oggi, sulla Sp 81 non si è mai visto un operaio.

Ma il guaio è che, sempre sullo stesso sentiero, è ormai ridotta al lumicino anche la presenza degli agricoltori del luogo, spesso impossibilitati, specie durante i mesi autunnali ed invernali, a raggiungere i rispettivi poderi serviti da detta arteria, che le precipitazioni piovose rendono totalmente impraticabile. Ciò, ovviamente, arreca un grave danno all’economia della zona oltre a contribuire alla sempre più diffusa piaga del dissesto idrogeologico, una delle cui cause è proprio l’abbandono delle campagne da parte dell’uomo (in questo caso suo malgrado, visto che, pur volendo andare a lavorare la terra, è impossibilitato a farlo non potendo accedere al proprio terreno).

In questi anni, dunque, le proteste popolari, le petizioni, le interrogazioni parlamentari e tutte le altre iniziative possibili ed immaginabili per tentare di convincere chi di competenza a restituire funzionalità alla Sp 81 si sono sprecate, senza però ottenere risultato alcuno. Da ultimo, qualche sera fa, un nutrito gruppo di cittadini castiglionesi e delle frazioni interessate ha dato vita ad un apposito Comitato Civico, cui è stata data la denominazione-slogan “Guardiamo Avanti Insieme il Futuro – Per il ripristino della S.P. 81”.

Il nuovo organismo si è costituito presso la Parrocchia Santa Barbara della frazione di Gravà, dove per l’occasione si sono riuniti gli oltre trenta soci fondatori del Comitato, i quali hanno designato all’unanimità come loro rappresentanti-dirigenti il presidente Giovanni Di Dio, il vice Andrea Da Campo, il segretario Danilo Zullo, il tesoriere Maria Papa Manitta, il consigliere Beniamino Zullo ed il garante Grazia Papa.

Il presidente Giovanni Di Dio, dal canto suo, si mostra alquanto motivato nell’assolvimento del ruolo assegnatogli, e “bellicosamente” preannuncia che il Comitato da lui guidato non farà sconti a nessuno, a cominciare dalla drastica iniziativa d’esordio.

«Anticipo subito – dichiara Di Dio – che la nostra prima mossa sarà la presentazione di una denuncia-querela contro la Provincia Regionale di Catania, colpevole di aver totalmente ignorato per almeno undici anni, ossia sin dall’approvazione del progetto preliminare del 2004, l’importante asse viario per il quale ci battiamo ed a cui hanno pienamente diritto le migliaia di cittadini di Castiglione e delle sue frazioni, a partire dai tanti coltivatori che, di fatto, sono stati espropriati dei rispettivi appezzamenti agricoli non potendo contare su un’adeguata via d’accesso ad essi. Per avviare questa azione penale abbiamo già preso contatti con un valente legale, il quale depositerà l’atto giudiziario nei prossimi giorni. Questo perché siamo stanchi di essere ignorati o, peggio, presi in giro: in occasione della recente riunione che ha portato alla costituzione del Comitato, tutti i partecipanti hanno manifestato rabbia ed indignazione per questo assolutamente ingiustificabile andazzo, che non possiamo più tollerare. Incoraggiato dalla fiducia accordatami e dalla credibilità riconosciutami dall’intera assemblea, m’impegnerò in maniera tenace ed intransigente per combattere lo scandaloso disinteresse delle istituzioni competenti verso il nostro territorio, che merita invece ben altre attenzioni».

Da osservatori “non castiglionesi”, aggiungiamo noi che la piena percorribilità della Strada Provinciale n. 81 dovrebbe stare a cuore a tutto il comprensorio. Tramite tale arteria, infatti, gli automobilisti del versante messinese della Valle dell’Alcantara potrebbero immettersi in pochi minuti nella provincia di Catania (e viceversa) “bypassando” parte della già congestionata Statale 185 (tra cui la famigerata strettoia del Ponte Petrolo) ed i centri abitati di Gaggi, Trappitello e Giardini Naxos (chi si reca da Francavilla a Giarre, ad esempio, risparmierebbe una buona mezz’ora).

La Castiglione-Calatabiano (sono questi i due Comuni “capolinea” della Sp 81 se essa fosse interamente transitabile) costituirebbe, inoltre, un’unica e, come tale, più che mai indispensabile alternativa all’appena citata parallela S.S. 185: se quest’ultima, per un motivo o per un altro, dovesse risultare intransitabile (pensiamo, ad esempio, all’eventuale chiusura al traffico per poter effettuare gli agognati lavori di consolidamento del Ponte Petrolo), diversi Comuni dell’entroterra dell’Alcantara rimarrebbero pressoché completamente isolati se non potessero contare sulla Sp 81.

E proprio negli ultimi giorni, con la colossale frana verificatasi sull’autostrada Messina-Catania, ci si è resi conto di quanto fondamentale sia il poter disporre di più percorsi alternativi onde evitare spiacevolissimi disagi e perdite di tempo a chi è costretto a spostarsi per lavoro o, comunque, per necessità.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Giovanni Di Dio, presidente del Comitato, in un’immagine recente ed in una di qualche anno fa durante una sua plateale protesta per la Sp 81, attuata nel tratto iniziale da cui l’arteria dovrebbe dipartirsi (nel centralissimo quartiere San Martino a Castiglione di Sicilia)

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