Presidente Consorzio di Depurazione: guerra fredda tra sindaci -
Catania
13°

Presidente Consorzio di Depurazione: guerra fredda tra sindaci

Presidente Consorzio di Depurazione: guerra fredda tra sindaci

Non sembra esserci pace sul futuro del depuratore consortile di Mascali. Da giorni i sindaci dei Comuni consorziati sembrano condurre un tiro incrociato, impallinando il primo cittadino giarrese che, ad oggi, dopo una serie di rinvii di sedute, non sembra essere riuscito a centrare l’obiettivo di proporre il nome del presidente.

Nei giorni scorsi si era vociferato un nome, una proposta che, a quanto pare, avrebbe dovuto essere il frutto di un accordo politico in alcuni ambienti del Pd catanese. Sono bastate le indiscrezioni avanzate da Gazzettinonline per suscitare reazioni di ogni tipo.

Da Bianco a Berretta, passando per Napoli, Li Mura e Spitaleri: tutti hanno ribadito con forza che nessun accordo era stato fatto con il sindaco Bonaccorsi. Il primo cittadino giarrese trasecolando sulla vicenda del nome e ostentando come suo solito fare ottimismo e sicurezza, ha continuato a glissare, salvo poi rimanere vittima di un tiro incrociato senza precedenti.

Qualche sindaco che siede al tavolo del consorzio sembra, infatti, non avere gradito per nulla l’atteggiamento di Bonaccorsi e così, insistono voci di corridoio incontrollate e tutte da verificare, sarebbe iniziato un vero e proprio gioco al massacro. Sedute saltate, nervi tirati. Sullo sfondo l’atteggiamento deciso di un sindaco, quello di Mascali, per nulla incline a sopportare il decisionismo, talvolta inopportuno e prevaricante, di Bonaccorsi. Peggio ancora le imposizioni, in nome di quella maggioranza relativa detenuta dal Comune di Giarre e sbandierata ad ogni occasione.

Messina, da circa due mesi alla guida del Comune di Mascali, così come per l’ospedale, ha ribadito la propria linea: ovvero, prima di procedere con la nomina di un presidente, del quale, al momento, non è pervenuto uno straccio di curriculum, si rende necessario un approfondimento. In fondo il primo cittadino mascalese, nella cui città ricade l’impianto, non chiede altro che tempo; vuole andarci piano. Capire le sfumature. Comprendere tutti i passaggi. Non per niente nei giorni scorsi è recato a Roma, al Ministero dell’Ambiente nel tentativo di comprendere le strategie da portare avanti.

E a proposito di missione a Roma, stranamente proprio il sindaco che sulla carta ha la maggioranza relativa era assente. Perchè? Voci dei soliti ben informati parlano di biglietti aereo acquistati e annullati; prenotazioni prima confermate e poi ritirate. Insomma un tira e molla estenuante. Mortificante. Bonaccorsi pare, poi, che si sia lamentato parecchio con gli organizzatori della missione a Roma per via di alcune incomprensioni. In fondo, forse, avrebbe voluto recarsi a quell’incontro al Ministero.

Tornando alla vicenda del nuovo presidente, alla fine i sindaci, d’imperio, hanno deciso per un rinvio a settembre, dopo le vacanze estive. Giusto il tempo di depurare il nervosismo e di liquidare le polemiche e forse qualche gelosia di troppo.

G.D.G.

Potrebbero interessarti anche