Giarre, si celebra il Bicentenario in strutture prive di servizi igienici -
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Giarre, si celebra il Bicentenario in strutture prive di servizi igienici

Giarre, si celebra il Bicentenario in strutture prive di servizi igienici

Una demoralizzante lastra di cemento armato impedisce di fruire dei servizi igienici del parco comunale “Giardino” di viale dello Jonio a Macchia, da oltre un ventennio inagibili.

Alla vigilia delle celebrazioni ufficiali del Bicentenario, Giarre si ritrova con i tre parchi privi di servizi igienici. Una imbarazzante casistica nella “città contemporanea” che ambisce a diventare il centro di attrazione di molteplici iniziative d’intrattenimento.

Nel parco comunale “Giardino” di Macchia, da lunghi anni, vanno in scena sopralluoghi e ispezioni che non hanno portato a nulla di concreto. L’ultimo di una serie di preventivi ammonta a 40 mila euro. Ma i lavori non sono mai iniziati. Meglio spendere 17 mila euro per l’albero di Natale, in piazza Duomo, anzichè occuparsi di importanti servizi che rendono pienamente fruibile una struttura attrezzata come il parco di Macchia, capace di ospitare sino a 5 mila persone.

Analogamente triste il copione anche nel parco comunale di San Giovanni Montebello, straordinario polmone verde, terrazza della città, location incantevole con uno sterminato parco naturale che però, neanche dirlo, non ha servizi igienici.

Decisamente limite, poi, il caso del parco comunale Jungo di corso Europa. L’edificio che ospita i servizi igienici sono stati vandalizzati pesantemente e da svariati anni quell’infrastruttura è stata dichiarata inagibile e pericolosa. Alla fine conta il risultato: degrado e abbandono imperano nell’indifferenza di tutti.

I giochi per bambini distrutti e resi inutilizzabili e che rappresentavano un serio pericolo per la sicurezza dei piccoli fruitori, solo di recente sono stati rimossi dall’Ufficio tecnico. Il vice sindaco e assessore al Verde, Salvo Patanè, rivendica gli sforzi compiuti dall’amministrazione nell’essere riuscita, in economia, a rendere fruibili ampi settori del parco di Macchia, sino al greto del torrente, all’interno dei quali, il Corpo Forestale, ha collocato le staccionate, provvedendo alla piantumazione di nuove essene arboree. A San Giovanni, invece, è stata eseguita la potatura degli alberi.

Interventi importanti, utili, per carità, ma di routine. La città aspetta segnali più concreti che tardano ad arrivare. Anzi. Non ci sono proprio.

 

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