A “Graniti Murales” il piccolo mondo antico di Maria Cristina Paffumi -
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A “Graniti Murales” il piccolo mondo antico di Maria Cristina Paffumi

A “Graniti Murales” il piccolo mondo antico di Maria Cristina Paffumi

Anche l’artista figurativa del paese dell’Alcantara è stata protagonista della kermesse internazionale dipingendo una tipica scena d’altri tempi sulla facciata di un edificio privato ubicato nei pressi della Chiesa Madre. «Ho provato a fermare il tempo – dichiara l’autrice – immortalando la semplicità ed i valori umani di una volta»

Prosegue speditamente l’operazione “Graniti Murales”, voluta dall’imprenditore Salvatore Romano e sostenuta dall’Amministrazione Comunale del sindaco Marcello D’Amore per conferire dignità artistica nonché richiamo turistico al centro urbano del piccolo Comune dell’Alcantara, che tra l’altro, oltre un secolo fa, diede i natali ad un genio delle arti figurative di tutti i tempi, ossia il grande scultore di fama internazionale Giuseppe Mazzullo.

Così, dopo il noto stilista siciliano Eugenio Vazzano, con i suoi arazzi sospesi sulle strade del paese, e le pittrici pakistane Rukhe Neelofer, Uzma Ussain e Durre Waseem, artefici di un significativo murales sulla compianta giornalista Maria Grazia Cutuli, inviata del “Corsera” uccisa in Afghanistan, adesso è toccato ad un’artista professionista del luogo cimentarsi nell’abbellimento “en plein air” di un altro angolo del centro storico granitese.

Maria Cristina Paffumi ha, infatti, realizzato, nell’arco di appena una settimana, un delicato murales raffigurante la Graniti di una volta, traendo ispirazione da rare foto d’epoca in cui appaiono immortalate donne del luogo con le classiche brocche sulla testa mentre attraversano la strada antistante la Chiesa Madre sotto lo sguardo ammirato di alcuni uomini.

L’opera, in pittura acrilica, è stata solennemente inaugurata domenica scorsa alla presenza di un folto pubblico, ma già qualche giorno prima dell’inizio dei lavori, il sindaco D’Amore aveva voluto formulare il suo “in bocca al lupo” alla sua concittadina con un’apposita conferenza in municipio.

«Ho provato a fermare il tempo – dichiara Maria Cristina Paffumi commentando il suo murales – con una scena tipica paesana di tantissimi decenni fa, quando si viveva in maniera semplice, magari tra gli stenti, ma nella ricchezza dei valori umani e delle tradizioni. La considero un’opera “ponte” tra passato, presente e futuro, così come ben si evince dalla didascalia che le ho impresso».

Mentre il precedente murales su Maria Grazia Cutuli fa bella mostra di se sulla grande superficie muraria adiacente al nuovo palazzo municipale granitese, questo di Maria Cristina Paffumi si estende sulla parete esterna di un immobile privato, generosamente messo a disposizione dal proprietario Felice Corvaja, ubicato nelle immediate vicinanze della Chiesa Madre, che è poi lo stesso luogo in cui è ambientata l’opera; l’osservatore che si trova lì, pertanto, ha la possibilità di proiettare ciò che sta vedendo nel presente in quella che ne fu la dimensione passata, evocata anche dal sapiente “effetto seppia” ricreato dall’autrice.

Quest’ultima, dal canto suo, vanta un brillante curriculum. Laureata in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania, Maria Cristina Paffumi ha insegnato Fotografia e realizzato scenografie per il teatro, maturando al contempo spiccate competenze nelle tecniche della ceramica. Ha anche all’attivo partecipazioni a diverse mostre tenutesi tra Messina e Catania, tra cui la personale del 1999 “Sembianze di Donna” ospitata a Taormina nell’esclusivo Palazzo dei Duchi di Santo Stefano.

Ed adesso non è certamente poco per questa apprezzata creativa siciliana l’aver avuto la possibilità di lasciare la propria firma “indelebile” in un pubblico spazio del suo paese, oltre che l’essere rientrata nel prestigioso contesto internazionale di “Graniti Murales”.

Per i prossimi mesi, la kermesse vedrà all’opera artisti provenienti dall’Argentina, dalla Spagna, dal Guatemala e dalla Serbia, tutti scrupolosamente selezionati dal direttore artistico Christian I. Peintner, quotato pittore austriaco innamoratosi della Sicilia, il quale ha sposato subito entusiasticamente l’ambizioso progetto che il mecenate Salvatore Romano, dopo una vita di lavoro in Svizzera, ha deciso di “regalare” al suo paese d’origine avvalendosi di sponsorizzazioni private e del qualificato sostegno organizzativo dell’associazione “ResArtis”, un network ramificato in settanta Paesi del mondo che favorisce gli scambi internazionali tra artisti.

Rodolfo Amodeo

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Il direttore artistico Christian I. Peintner

Il direttore artistico Christian I. Peintner

Da sinistra: Salvatore Romano ed il sindaco D'Amore

Da sinistra: Salvatore Romano ed il sindaco Marcello D’Amore

 

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