“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”: in scena le fragilità maschili in chiave ironica grazie alla Compagnia teatrale Jonica -
Catania
16°

“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”: in scena le fragilità maschili in chiave ironica grazie alla Compagnia teatrale Jonica

“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”: in scena le fragilità maschili in chiave ironica grazie alla Compagnia teatrale Jonica

“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”, commedia cult, scritta negli anni novanta, dai tempi comici perfetti, è andata in scena, al teatro Garibaldi di Giarre, grazie alla Compagnia teatrale Jonica.

L’opera diretta da un bravissimo Rosario Minardi, si inserisce in un filone narrativo più moderno, che prova a ridefinire il concetto di mascolinità alla luce dei cambiamenti culturali e sociali degli ultimi anni. “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” è dunque una commedia intelligente e attuale, capace di far ridere senza rinunciare a uno sguardo critico sulla realtà. Un testo che parla agli uomini, ma anche alle donne, e che invita lo spettatore a riconoscere il valore della vulnerabilità come primo passo verso una maggiore consapevolezza di sé.

Una risata, in questo caso, è diventata anche un’occasione per riflettere. Nel panorama della commedia italiana recente, “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”, si distingue per la sua capacità di unire leggerezza e riflessione, ironia e introspezione; essa affronta con tono brillante, ma mai superficiale, uno dei temi più attuali del nostro tempo: la difficoltà degli uomini di oggi nel gestire emozioni, relazioni e cambiamenti sociali.

La vicenda racconta la storia di quattro amici molto diversi tra loro, accomunati però da un senso di smarrimento che li porta, per motivi differenti, a trovarsi “sull’orlo” di una crisi personale. Ognuno di loro rappresenta un volto dell’identità maschile contemporanea: il professionista di successo che non riesce più a sostenere le aspettative, il marito in crisi coniugale, l’uomo apparentemente forte ma emotivamente fragile, e chi fatica ad accettare il passare del tempo e la perdita di certezze.

Attraverso situazioni paradossali, dialoghi serrati e momenti di comicità ben calibrata, la commedia, costruisce un racconto corale che riesce a essere al tempo stesso divertente e profondamente umana.

Uno dei punti di forza della commedia è proprio la scrittura dei personaggi. I protagonisti vengono mostrati con le loro paure, contraddizioni e insicurezze, ribaltando l’idea dell’uomo sempre forte e risoluto, mettendo in scena figure che si concedono il diritto di sbagliare, di crollare e persino di chiedere aiuto.

I quattro amici si ritrovano a giocare a poker, ogni lunedì sera, a casa di Pino, interpretato da un creativo ed apprezzato Rosario Rizzieri, ovvero l’unico uomo del gruppo ad essere separato; spesso è lui a tenere insieme il gruppo e propone l’idea di movimentare la serata chiamando una ragazza, generando gli eventi più comici della storia.

Gianni, impersonato da un bravissimo Dario Lo Giudice, è il più giovane e aitante del gruppo, sposato da circa sei mesi con Marina; lui passa la serata chiamando spesso la moglie indisposta, cosa che infastidisce gli altri e alla fine scappa con la ragazza chiamata da Pino, Yvonne, interpretata da una credibile Adele Nicotra, innescando una serie di situazioni tragicomiche.

Yvonne o meglio Giulia è la giovane bella donna contattata dai quattro per “animare” la serata, la cui presenza sconvolge il gruppo e innesca la maggior parte degli equivoci e delle situazioni comiche.

Nicola, l’amico di tutti, è sposato da alcuni anni e vive un matrimonio non facile, spesso in conflitto con la moglie Daniela. Durante la serata cerca consolazione anche con telefonate all’amica americana, cosa che provoca ulteriori tensioni con gli amici. Nel ruolo di Gianni un singolare e coinvolgente Giambattista Galeano.

Infine c’è Enzo, descritto come il più imbranato del gruppo e dominato dalla moglie, Marta, nella gestione quotidiana della vita. La sua poca abilità al gioco e la routine matrimoniale contribuiscono al tono comico della commedia. A vestire i panni di Enzo un simpaticissimo e talentuoso Giovanni Spada.

Le scene sono stare realizzate da Gaetano Venuto e Mariangela Grasso. Salvo Sipala ha curato le luci e i suoni, mentre il service è di Danilo Auditore. Il prossimo spettacolo “Matti da slegare”, per la regia di Eugenio Patanè, è in calendario il 24 e 25 gennaio.

Potrebbero interessarti anche