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Catania: in occasione del solstizio d’inverno, i giovani di Librino consegnano alla città il “Rito della luce” grazie all’impegno della Fondazione Fiumara d’Arte

 

Rito della luceCinquanta scuole di ogni ordine e grado, 10.000 studenti, 250 artisti, 40 poeti, 30 associazioni, 40 fotografi, 200 musicisti, 10 gruppi etnici. Sono queste cifre a dare le prime indicazioni di massima sulla partecipazione al “Rito della Luce-Solstizio d’inverno” che, quest’anno, Librino consegna alla città. Il Rito sarà accolto al liceo Boggio Lera, in via Vittorio Emanuele 346, nei giorni 19, 20, 21 e 22 dicembre 2013 dalle ore 18:30 alle 22. L’evento è stato presentato giovedì 5 dicembre, nell’aula magna del liceo Boggio Lera, con gli interventi di Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte; del Commissario straordinario della Provincia Regionale di Catania, dott.ssa Antonella Liotta; del sindaco Enzo Bianco; del dirigente scolastico del liceo “Boggio Lera”, Giusy Lo Bianco; del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Campanella – Sturzo” di Librino, Lino Secchi, che lo scorso anno ha ospitato il Rito della Luce nella sua genesi; del dirigente scolastico del liceo artistico “Lazzaro”, Giuseppe Sciuto, che lo ospiterà l’anno prossimo; dell’artista Daniela Orlando e dell’attore Agostino Zumbo.

Le scuole, gli studenti, gli artisti, i poeti, le associazioni, i fotografi, i musicisti, i gruppi etnici che hanno accolto l’invito della Fondazione Fiumara d’Arte e di Antonio Presti, hanno sottolineato che “il Rito della Luce è un percorso di suggestioni e immagini; un percorso nella bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle semplici passioni umane”. Per quattro giorni l’antico liceo catanese accoglierà l’arte nei suo vari linguaggi, diventata momento di condivisione e conoscenza. Nel solstizio d’inverno, giorno in cui la luce raggiunge lo Zenit ai Tropici e nel nostro emisfero, quello boreale, si registra la giornata più corta dell’anno. Ma il giorno seguente la luce trionfa sul buio e dalla fine si torna al principio: la luce è, quindi, simbolo di rinascita circolare, un’occasione unica per ribadire che bisogna guardare sempre oltre e andare verso una nuova vita.

Il Rito della Luce-Solstizio d’inverno lo scorso anno ha avuto la sua genesi nel cuore di Librino, quartiere periferico della città, dove la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, da oltre quindici anni, opera con il proprio impegno sociale e culturale, in un quartiere che ha trovato nell’arte e nella poesia il suo nutrimento per la rinascita.

«È lo stesso viaggio che prosegue verso il centro della città di Catania – ha spiegato Antonio Presti –. Un viaggio realizzato per e con gli studenti delle scuole del nostro territorio che si confrontano attraverso il nobile strumento dell’arte. Per loro e con loro si organizza Il Rito della Luce, che segna l’inizio di una nuova epoca, in cui il valore spirituale, della conoscenza e della cultura vincono sul buio del consumismo e sulla caduta dei valori etici e morali. I giovani di Librino hanno compreso così che la conoscenza è il valore più potente della nostra società contemporanea, un valore che si alimenta, valorizza, cresce e si amplifica nella “condivisione”. I giovani scelgono la cultura e il sapere, diventando consapevolmente testimoni e protagonisti di un nuovo percorso. È proprio nella consegna della conoscenza l’anima del Rito».

Antonio Percolla

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