Riposto, dichiarata inagibile la sede della Guardia Medica che trasloca a Giarre. Il sindaco Caragliano: "Gravi danni all'utenza" -
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Riposto, dichiarata inagibile la sede della Guardia Medica che trasloca a Giarre. Il sindaco Caragliano: “Gravi danni all’utenza”

Riposto, dichiarata inagibile la sede della Guardia Medica che trasloca a Giarre. Il sindaco Caragliano: “Gravi danni all’utenza”

Al termine di una ricognizione tecnica è stata dichiarata inagibile la sede della Guardia medica di via Roma a Riposto a causa dei gravi danni strutturali dell’edificio, riscontrati dai tecnici dell’Asp.

Da un attento esame visivo, è stato riscontrato che la struttura portante dell’immobile presenta evidenti segni di degrado e oltre al distacco dell’intonaco esterno è stata notata l’assenza dei copriferro oltre a numerose lezioni sulle pareti, riscontrate anche delle vistose infiltrazioni di acqua piovana sui soffitti che potrebbero determinare il distacco dell’intonaco.  L’area perimetrale esterna con i muri di recinzione necessitano di urgenti interventi di manutenzione straordinari. Secondo i tecnici dell’ASP occorre effettuare delle indagini di diagnostica strutturale del corpo di fabbrica, accertando anche le caratteristiche di resistenza dei materiali. Si rendono poi necessari anche opportuni interventi di adeguamento degli impianti alla normativa vigente (impianti elettrici, idrico sanitario e di climatizzazione), oltre ad una serie di interventi di ristrutturazione edilizia e di adeguamento alla norme in materia di acustica.

Da qui il provvedimento di chiusura della Guardia medica di Riposto, comunicato dal neo direttore del distretto sanitario di Giarre, Renato Raciti, che ha disposto il trasferimento, con decorrenza immediata e fino a nuova comunicazione, dei servizi erogati al consultorio ripostese, nonché del presidio di continuità assistenziale, presso i locali della Guardia medica di Giarre, all’interno del nosocomio di via Forlanini.

LA REAZONE DEL SINDACO DI RIPOSTO CARAGLIANO

Per il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano si tratta di “un fatto gravissimo”. Ancora una volta l’Asp di Catania – rimarca il primo cittadino – dimostra di essere inadempiente poichè, anzichè prevenire i potenziali pericoli derivanti da una struttura inidonea, intervenendo per tempo, decide, invece, di chiudere una struttura fondamentale come la Guardia medica con un provvedimento attuato d’imperio, senza alcun preavviso, trasferendo alcuni servizi importanti come il Consultorio in altre sedi.

Certamente le criticità strutturali presenti nell’edificio di via Roma non si sono manifestate improvvisamente ma erano già presenti da tempo, aggravandosi con il trascorrere degli anni, tuttavia senza però mai intervenire, mettendo in sicurezza l’immobile.  Chiederò con una nota ufficiale il motivo per cui è stato deciso un provvedimento di questa portata senza che sia stato informato per tempo il sindaco che rappresenta la comunità.  E il motivo per cui non è stato deciso di consultare l’amministrazione concordando una sede alternativa nel territorio ripostese, individuando dei locali idonei. Nessuno ci ha mai comunicato nulla. Nella qualità di sindaco chiederò che si risponda a questi quesiti. Quel che è accaduto è grave, senza precedenti e dimostra una assoluta mancanza di rispetto nei confronti della salute pubblica che ho il dovere di salvaguardare, provocando un pesantissimo disagio al mio territorio.  Chiederò quindi ufficialmente che si trovi una nuova soluzione”.

L’INTERVENTO DEL COMMISSARIO DELL’ASP GIAMMANCO

Dal canto suo il Commissario straordinario dell’Asp di Catania dott Giuseppe Giammanco in una nota dichiara:  “Ho sentito telefonicamente il sindaco, che ringrazio per l’attenzione e la disponibilità espresse. Il trasferimento dei servizi, per quanto motivato con procedura d’urgenza, richiede comunque una soluzione intermedia che troveremo in sinergia con il sindaco.
Vogliamo offrire servizi sicuri ai cittadini garantendone l’efficienza e la fruibilità. L’intervento di manutenzione straordinaria sull’immobile, previsto per il 2019, con questo provvedimento d’urgenza è stato accelerato, con l’obiettivo di restituire al territorio la piena funzionalità dell’edificio e dei servizi che vi saranno allocati, soddisfacendo le aspettative della popolazione”.

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