Un pranzo solidale per condividere momenti di serenità, rafforzare il senso di comunità e scambiarsi gli auguri di Natale. È questo lo spirito dell’iniziativa promossa dall’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Amari – Rizzo – Pantano’ di Giarre e Riposto, che si è svolta nell’Aula Magna del Liceo Classico di Giarre, in collaborazione con diverse associazioni del territorio.
Protagonisti dell’iniziativa sono stati gli alunni, che hanno dato prova di grande sensibilità e senso civico, contribuendo alla raccolta dei fondi attraverso un gesto di autotassazione, condiviso dal dirigente scolastico e dall’intero corpo docente. Grazie a questo impegno corale è stato possibile offrire il pranzo ad alcune famiglie del territorio, individuate anche con il supporto delle parrocchie, che hanno preso parte all’incontro ricevendo in dono una cesta natalizia, realizzata grazie alla raccolta effettuata tra gli studenti.
Oltre alle ceste destinate alle famiglie, gli alunni hanno confezionato altre quattro ceste natalizie, donate alla Casa della Speranza ‘Viviana Lisi’ di Riposto, struttura che accoglie numerosi soggetti fragili. L’impegno solidale della scuola non si è fermato qui: insegnanti e associazioni del territorio hanno infatti offerto anche la cena agli ospiti della Casa ‘Viviana Lisi’ e garantiranno il pranzo dell’Epifania, proseguendo un percorso di attenzione e vicinanza che va oltre il singolo evento. All’iniziativa erano presenti la dirigente scolastica Rosalba Mingiardi e l’ex dirigente scolastico Giovanni Lutri. Un appuntamento che si rinnova da molti anni e che, nel tempo, è diventato un punto di riferimento per tante famiglie, simbolo di una scuola capace di educare non solo attraverso lo studio, ma anche con gesti concreti di solidarietà.
“Questa iniziativa – dichiara la dirigente scolastica Rosalba Mingiardi – rappresenta il senso più autentico della nostra comunità scolastica. I nostri ragazzi hanno dimostrato ancora una volta che la scuola può essere un luogo di crescita umana oltre che culturale, capace di farsi carico delle fragilità del territorio. Il Natale è condivisione, attenzione all’altro, responsabilità collettiva: valori che i nostri studenti hanno saputo tradurre in azioni concrete. È questo – conclude – il messaggio educativo più forte che possiamo trasmettere”.








