Doveva essere la giornata della tanto attesa relazione annuale del sindaco Cantarella, e invece è stata l’ennesima dimostrazione plastica delle difficoltà di tenuta della sua maggioranza. Il Consiglio comunale di ieri, convocato per la presentazione e la discussione della relazione prevista dall’art. 119 della L.R. 3/2024, è stato aggiornato per mancanza del numero legale.
Un colpo di scena non inatteso, ma comunque significativo: al momento del passaggio alla presidenza del consigliere Vitale, i numeri tra i banchi della maggioranza non c’erano più. Troppe assenze e troppa distanza politica, in un’aula sempre più spaccata e dove il sindaco Cantarella appare sempre più isolato.
Il presidente Barbagallo assente, parla Spitaleri
In apertura di seduta, a causa dell’assenza sia del presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo, che del vice presidente, Raffaele Musumeci, è toccato al consigliere “anziano” Tania Spitaleri fare le veci istituzionali. Spitaleri ha letto in aula la nota trasmessa dallo stesso Barbagallo, che ha ribadito — con fermezza — il ruolo di garanzia della Presidenza e la necessità di avere una relazione del Sindaco che sia “chiara, completa e politicamente valutabile”, in linea con la contestazione formale avanzata nei giorni scorsi.
La presidenza a Vitale, ma l’aula si svuota
Subito dopo, la presidenza è passata a Francesco Vitale, ma l’effetto è stato quello di un crollo dei presenti per l’uscita della stessa Spitaleri. Il numero legale sulla votazione per una sospensione è caduto, il Consiglio è stato aggiornato e della relazione, già integrata dopo la contestazione, non si è più parlato.
L’impressione è quella di una maggioranza disorientata, se non frantumata, con diversi consiglieri che, pur non manifestandolo apertamente, sembrano ormai prendere le distanze dal primo cittadino.
Il sindaco Leonardo Cantarella, presente in aula, non ha preso la parola, né ha commentato la situazione. Ma l’assenza silenziosa della sua coalizione, in un momento così simbolico, rappresenta più di una crepa: è un clima di sfiducia, che arriva dopo settimane di tensioni, polemiche, rinvii e malumori, tra nomine mancate, bilanci approvati a fatica e continue fibrillazioni interne.
Questa sera alle 20 il Consiglio comunale si riunirà di nuovo in seconda convocazione. Che sia la volta buona?







