Tutto rinviato, ancora una volta. Nonostante gli annunci e l’iniziale accelerazione che lasciava presagire un rapido insediamento, il nuovo ragioniere generale del Comune di Giarre non prenderà servizio prima della metà di dicembre. Una notizia che, pur non ufficializzata, trapela da ambienti interni e conferma il clima di attendismo e lentezza che continua ad avvolgere l’area finanziaria dell’ente.
Nel frattempo, mentre si attende l’arrivo della dott.ssa Alfina Marino (figura individuata per coprire la delicata funzione), l’ufficio ragioneria resta di fatto senza una guida tecnica, dopo il pensionamento del rag. Trischitta e l’addio dell’esperto finanziario Lipari. Un vuoto non solo dirigenziale ma anche operativo, che rischia di rallentare ulteriormente le già complesse manovre contabili.
La variazione di bilancio? Toccherà agli istruttori
A farne le spese è la tanto attesa variazione di bilancio, considerata strategica per evitare nuovi scossoni finanziari, soprattutto alla luce dei recenti pignoramenti e del residuo passivo da oltre 6 milioni di euro legato al post-dissesto.
Con la casella del dirigente ancora vuota, l’onere tecnico e burocratico ricadrà con ogni probabilità sugli istruttori amministrativi dell’ufficio, già gravati da una mole di lavoro imponente e privi di un punto di riferimento con poteri dirigenziali. Una situazione che alimenta preoccupazione e incertezza, anche in vista delle prossime scadenze contabili.
Silenzio da Palazzo, ma la situazione è delicata
Dal fronte politico, tutto tace. Nessuna dichiarazione ufficiale né dal sindaco Cantarella, né dall’assessore al bilancio, che pure nei giorni scorsi avevano partecipato a incontri per sbloccare l’impasse. Il silenzio, però, contrasta con l’urgenza delle decisioni da prendere, soprattutto in un ente che negli ultimi mesi ha collezionato diffide, richiami e rilievi sia dalla Corte dei Conti che dalla Regione.
Intanto, il conto alla rovescia prosegue. La speranza è che la nuova responsabile possa insediarsi entro Natale, ma fino ad allora la macchina finanziaria comunale resta in assetto di galleggiamento, con tutti i rischi che questo comporta.







