Il clima resta ancora teso tra maggioranza ed opposizione consiliare dopo il Consiglio comunale dello scorso 31 ottobre nel quale 7 consiglieri su nove hanno espresso parere favorevole all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
Le parole espresse dal presidente del consiglio Giuseppe Nucifora qualche giorno dopo l’approvazione dell’ipotesi di bilancio da parte del civico consesso, erano di soddisfazione e confermavano l’idea di una maggioranza abbastanza compatta.
I consiglieri di opposizione hanno invece fermamente confermato il loro voto contrario così come già in precedenza aveva espresso parere contrario anche il Collegio dei Revisori dei Conti.
Le ragioni sono chiarite in modo puntuale dal consigliere di opposizione Claudio Fiume che pone innanzitutto l’accento sul disavanzo di 941 mila euro già rilevato dal Collegio dei Revisori, che invece non dovrebbe esserci.
Per l’opposizione altri elementi, ancora più gravi del precedente, hanno spinto l’opposizione a non dare voto favorevole al punto sull’ipotesi di bilancio.
“Innanzitutto – afferma il consigliere Fiume – la non validità del Dup, il Documento Unico di Programmazione, che prevede un’ ipotesi nel futuro e non a consuntivo quindi oggi – rimarca Fiume- i Dup sono solo dei consuntivi di operazioni fatte dalla Giunta del sindaco Angelo Torrisi negli anni precedenti ma il loro valore è assolutamente snaturato”.
“Il Dup e quindi il bilancio inoltre – afferma ancora Fiume – riportano ancora oggi tra le consistenze attive le partecipazioni a società varie e partecipate. Questo aspetto fa del bilancio un falso ideologico e anche per questo motivo non andava approvato”.
Per tutte queste gravi irregolarità, Fiume e gli altri consiglieri di opposizione hanno quindi chiesto lo scioglimento del consiglio agli organi competenti.
“Abbiamo fatto un serio esposto all’Assessorato alle Autonomie Locali, alla Corte dei Conti, al Prefetto e al Ministero degli Interni chiedendo lo scioglimento del Consiglio comunale e lo scioglimento consequenziale della Giunta.
Nel rispetto di quanto prescritto dal Testo Unico degli Enti Locali – spiega Fiume – questa ipotesi di bilancio, approvata solo lo scorso 31 ottobre, andava invece approvata entro 90 giornidall’insediamento dalla Giunta. Il termine previsto dal TUEL è perentorio, pena lo scioglimento automatico del consiglio comunale, per cui l’Ispettorato alle Autonomie Locali avrebbe dovuto, ma stranamente ha tollerato, disporre lo scioglimento del consiglio comunale e mandare la Giunta a casa”.




