Dopo settimane di attesa, rinvii, polemiche e tensioni interne, il Consiglio comunale di Giarre ha approvato gli strumenti finanziari.
Con 9 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti, si chiude l’ennesimo capitolo tormentato nella vita amministrativa dell’Ente. Un esito che spegne le voci di chi, nelle ultime settimane, ipotizzava un possibile scioglimento del consiglio comunale.
L’approvazione segna un momento di stabilizzazione istituzionale, pur tra le crepe di una maggioranza scossa da defezioni e distinguo.
A dominare la scena, come prevedibile, gli interventi delle opposizioni: il consigliere Carmelo Strazzeri, pur riconoscendo il lavoro svolto dai professionisti Lipari e Trischitta, ha definito l’azione dell’amministrazione “confusa e pavida”, puntando il dito contro la gestione politica del sindaco Cantarella.
Dura anche Tania Spitaleri, passata recentemente all’opposizione, che ha liquidato l’intera approvazione del bilancio come “una farsa”, denunciando l’inadeguatezza della maggioranza che é arrivata al voto in maniera tardiva e disordinata.
Ma non sono mancati segnali di frizione anche nella maggioranza. Il consigliere Salvatore Cantarella, autore dei famosi 232 emendamenti, ha ribadito in aula che il suo intento era esclusivamente quello di salvaguardare gli equilibri di bilancio, smarcandosi così da accuse di ostruzionismo.
Gabriele Di Grazia ha optato per l’astensione, motivando la sua scelta con la presenza, nei documenti programmatici, del Centro Comunale di Raccolta (CCR), la cui collocazione – nella zona artigianale vicino ad attività commerciali – ha generato non poche polemiche.
Astenuto anche il Presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo, che ha preferito mantenere un ruolo super partes, limitandosi a condurre la seduta senza entrare nel merito politico della discussione.
L’approvazione del bilancio mette al riparo, almeno per il momento, da scenari di instabilità formale, ma la situazione resta fluida. La giunta dovrà ora occuparsi delle variazioni tecniche necessarie per evitare un “dissesto bis”, mentre si attende a stretto giro la nomina del nuovo responsabile del settore finanziario, dopo il pensionamento dello storico ragioniere Trischitta.
Il bilancio è stato salvato, ma il percorso resta in salita. Il clima resta incerto e la sensazione diffusa è che la situazione non potrà che peggiorare.






