Giarre, esplode la crisi politica: Salvo Cantarella chiede chiarezza sui debiti. "Il Consiglio non può votare al buio" -
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Giarre, esplode la crisi politica: Salvo Cantarella chiede chiarezza sui debiti. “Il Consiglio non può votare al buio”

Giarre, esplode la crisi politica: Salvo Cantarella chiede chiarezza sui debiti. “Il Consiglio non può votare al buio”

A Giarre la situazione politica è ormai giunta a un punto di ebollizione. A lanciare un nuovo, durissimo segnale di allarme è Salvatore Cantarella, consigliere comunale e tra i riferimenti più significativi della maggioranza, che rompe il silenzio con una presa di posizione destinata a lasciare il segno.

In una nota indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Barbagallo, e già circolata tra i banchi dell’aula, Cantarella scrive senza mezzi termini: “Abbiamo ritenuto opportuno rappresentare al nostro Presidente del Consiglio Comunale tutta la nostra preoccupazione alla luce del verbale dei revisori che palesano la situazione lasciata dall’OSL. Alla luce di quanto si legge, si rende opportuna una disamina analitica del Consiglio Comunale, trattandosi di risultati che non possono non incrociarsi con i documenti contabili DUP e Previsione 2025-2027 che il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare”.

Una dichiarazione netta, che suona come un altolà all’amministrazione guidata da Leo Cantarella, proprio nel momento più delicato della manovra di bilancio. Il riferimento è al verbale del Collegio dei Revisori, nel quale viene evidenziato che, chiusa formalmente l’attività dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL), restano quasi sei milioni di euro di debiti non saldati, che ricadono oggi interamente sul Comune.

Salvo Cantarella, da qualche tempo voce critica ma costruttiva all’interno della maggioranza, incalza e specifica nella sua nota: “Non possiamo approvare alla cieca un bilancio triennale e un DUP mentre scopriamo debiti fuori controllo. Serve trasparenza, chiarezza e un dibattito serio in aula”. Non un attacco sterile, ma un invito ad affrontare a viso aperto la situazione attuale, mettendo da parte slogan e cerimonie di facciata.

Con queste parole si materializza, di fatto, una nuova crepa nella già fragile maggioranza che sostiene il Sindaco Cantarella, che nei giorni scorsi aveva cercato di rintuzzare i suoi con una riunione di maggioranza iniziata con grandi assenti e tra le urla di qualche consigliere irritato.

Il momento, dunque, è particolarmente critico: nelle scorse sedute si sono già innescate polemiche feroci, abbandoni d’aula, critiche sulla gestione dei tempi e addirittura una lettera del Sindaco ai consiglieri che ha sortito l’effetto opposto a quello desiderato, provocando malumori trasversali. I documenti finanziari sono stati votati con fatica, tra rinvii, tensioni e accuse reciproche.

In questo clima teso e incerto, resta un’unica certezza: i prossimi incontri, conferenza dei capigruppo e seduta di consiglio comunale, saranno cruciali. Non solo per capire il futuro contabile dell’ente, ma anche per misurare la tenuta politica dell’intera amministrazione. Perché la questione, ormai, non è più solo tecnica o finanziaria: è pienamente politica. E potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase o la fine definitiva di un ciclo.

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