Rimane alta l’attenzione del Comando Provinciale Carabinieri di Catania per contrastare l’illegalità diffusa in tutte le sue forme e garantire il rispetto delle norme dedicate anche alla tutela ambientale, cui è strettamente e indubbiamente legato il benessere di tutti i cittadini.
In tale contesto, i militari della Stazione di Riposto hanno denunciato un 31enne del posto per “abbandono di rifiuti”, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.
Durante un servizio finalizzato al controllo del rispetto delle prescrizioni imposte a soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, i militari della pattuglia, nel corso del giro di ispezione, hanno notato, in una traversa di via Mario Carbonaro nei pressi di un complesso residenziale di Riposto, la presenza di un cumulo di rifiuti speciali e pericolosi abbandonati nell’area esterna di pertinenza e adiacente allo stabile.
In particolare, tra il parcheggio e il giardino situati tra una palazzina e l’altra, i Carabinieri hanno individuato oltre 150 chilogrammi di scarti edili, consistenti in guaina bituminosa, classificata come rifiuto speciale pericoloso poiché, se esposta alle intemperie, tende a frantumarsi in minuscole particelle potenzialmente nocive per l’ambiente e per le persone.
Dopo aver messo in sicurezza l’area e richiesto l’intervento del Comune, che ha incaricato una ditta specializzata per il recupero e il conferimento dei materiali presso un centro autorizzato, i militari hanno avviato una mirata attività investigativa per risalire all’autore dell’abbandono. Attraverso l’acquisizione di informazioni dai residenti e successivi accertamenti, gli investigatori sono riusciti in tempi rapidi a individuare il responsabile.
Le indagini hanno così portato a un 31enne residente nello stesso condominio che, ascoltato dai Carabinieri, ha ammesso di aver effettuato alcuni lavori edili un paio di mesi prima e di aver scaricato i materiali senza poi provvedere al loro corretto smaltimento.
Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il 31enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, e la sua posizione è ora al vaglio delle competenti sedi giudiziarie.