Fiumefreddo di Sicilia: gli interrogativi dell'ex presidente del Consiglio comunale Marinella Cascino -
Catania
16°

Fiumefreddo di Sicilia: gli interrogativi dell’ex presidente del Consiglio comunale Marinella Cascino

Fiumefreddo di Sicilia: gli interrogativi dell’ex presidente del Consiglio comunale Marinella Cascino

L’ing. Marinella Cascino, cittadina fiumefreddese ed ex presidente del Consiglio Comunale di Fiumefreddo di Sicilia, vuole dare voce a tanti cittadini che come lei hanno fatto una riflessione a seguito della seduta del civico consesso che si è svolta lo scorso 17 dicembre e in cui, l’attuale presidente del Consiglio comunale Giuseppe Nucifora aveva inserito all’ordine del giorno il punto “Comunicazioni del Presidente del Consiglio” rivelatasi – secondo quanto afferma la Cascino – un vero e proprio “Mea culpa” a più di tre anni dall’elezione e di attività amministrativa. A tal proposito la Cascina ha inviato alla nostra redazione alcune considerazioni.

“Nel verbale di seduta del Consiglio (clicca e leggi il verbale) – scrive la Cascina – si legge che “la sua più che una comunicazione, quella del presidente Nucifora è una riflessione che vuole condividere con i consiglieri, chiedendosi se nel corso degli anni, lui, ma anche i componenti della Giunta e il Sindaco, avessero operato dentro e fuori quest’aula con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune” .

“Non sempre – si legge ancora nel verbale del Consiglio – abbiamo operato nell’interesse del Comune e quindi dei cittadini di Fiumefreddo”.

“Pronunciare queste parole a distanza di più di tre anni di attività amministrativa e all’appropinquarsi della nuova tornata elettorale – afferma la Cascino – induce ad una “riflessione del cittadino”. “Forse il Presidente Nucifora si riferisce: alla mancata approvazione dei Bilanci Comunali; alla mancata partecipazione a tanti bandi di varia natura: regionali, PNRR; alla non adeguata redazione dei pochi progetti che non sono rientrati nelle graduatorie tra i finanziabili o sono stati esclusi; al totale disinteresse alla progettazione del territorio inserita nel SIRU (Sistema Intercomunale Di Rango Ionico Etneo); alla cattiva gestione del territorio comunale (verde, strade, rifiuti, impianti sportivi); alla superficiale gestione del passaggio del servizio idrico comunale alla SIE gestione del servizio acque; alla mancata vigilanza dei lavori di RFI sul territorio e mancata rappresentanza nelle sedi opportune e nei dovuti tempi per le varianti in corsa d’opera dei lavori di RFI; alla non appropriata valutazione politica che ha portato a scelte di amministratori non sempre rispondenti al territorio o espressione di movimenti e partiti politici o doppie cariche in rappresentanza dello stesso pacchetto di voti elettorali”.

Potrebbero interessarti anche