Giarre, alloggi popolari di via Trieste: dopo due anni dalla cerimonia di assegnazione, la consegna è ancora un miraggio -
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Giarre, alloggi popolari di via Trieste: dopo due anni dalla cerimonia di assegnazione, la consegna è ancora un miraggio

Giarre, alloggi popolari di via Trieste: dopo due anni dalla cerimonia di assegnazione, la consegna è ancora un miraggio

Promesse fatte, chiavi annunciate… ma porte ancora chiuse. È questo, in estrema sintesi, il paradosso degli alloggi popolari di via Trieste, simbolo sempre più amaro di una burocrazia impantanata e di un’amministrazione che preferisce le cerimonie alla concretezza.

Era dicembre 2023 quando il sindaco Leo Cantarella, con tanto di foto di rito e annuncio trionfale, presenziava alla formale assegnazione delle nuove case popolari. Una giornata celebrata come una svolta per decine di famiglie, finalmente assegnatarie di un’abitazione dignitosa. Eppure, a distanza di quasi due anni, quegli alloggi restano inaccessibili, e gli assegnatari si trovano ancora in attesa, tra frustrazione, rabbia e promesse disattese.

Solo consegna “virtuale”: famiglie esasperate

La realtà è crudele: nessuna consegna concreta, solo atti formali e parole. “Ci hanno fatto credere che il peggio fosse passato, ma ci sentiamo presi in giro”, lamentano alcuni beneficiari, esasperati da anni di attese e zero risposte operative.

Nel frattempo, gli altri alloggi rimasti da assegnare, previsti sempre nel medesimo complesso edilizio, sono ancora avvolti nel limbo. La graduatoria definitiva è stata pubblicata solo di recente, ma è già stata investita da una pioggia di ricorsi, che rischiano di bloccare tutto per un tempo, al momento, non definibile.

Come se non bastasse, cresce la preoccupazione per possibili occupazioni abusive degli alloggi ancora vuoti. Una minaccia già vista altrove, che in questo caso avrebbe conseguenze devastanti per chi da tempo aspetta legittimamente una casa. Eppure, nessuna misura preventiva è stata annunciata, né dal sindaco né dall’ufficio competente.

Incertezza sul da farsi

Mentre i cittadini aspettano, l’amministrazione, come riferisce l’assessore Irene Leotta, avrebbe voluto consegnare tutte le case in contemporanea, sia agli assegnatari del primo che a quelli del secondo bando, ma di quest’ultimo bisogna aspettare ancora che scada il termine per eventuali ricorsi. I primi 40 alloggi, comunque, si potrebbero consegnare e per questo gli uffici comunali hanno chiesto allo Iacp se i lavori sono stati ultimati e si attende la risposta dell’Istituto. Intanto, le famiglie aspettano, desiderose di trascorrere le feste nella nuova casa.

E per decine di famiglie, la speranza di entrare nella nuova casa a breve si fa sempre più flebile.

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