Anche quest’anno, la comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Giarre si prepara a commemorare il beato transito di Sant’Isidoro Agricola, figura emblematica di umiltà, preghiera e dedizione al lavoro. La ricorrenza, che cade il 30 novembre, coinciderà con la prima domenica di Avvento, arricchendo di significato spirituale l’inizio del nuovo anno liturgico.
Il programma delle celebrazioni prevede alcuni momenti liturgici. La giornata si aprirà alle ore 8 con l’esposizione del braccio reliquiario del Santo. Alle 11, sarà la volta dell’apertura della cappella di Sant’Isidoro e della santa Messa, presieduta dal vicario parrocchiale don Rosario Raciti. La celebrazione sarà animata dalla corale parrocchiale e vedrà la partecipazione attiva dei bambini del catechismo e dei gruppi di Azione Cattolica.
In serata, alle ore 18, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Nino Russo. La liturgia sarà impreziosita dalla corale “San Leonardo Abate” di Mascali, diretta dal maestro Giovanni Lo Castro all’organo e accompagnata alla tromba dal maestro Rosario Battiato. Al termine della funzione, si svolgerà la benedizione con il braccio reliquiario e la chiusura della cappella del Santo Patrono.
Come da tradizione, al termine di ogni celebrazione sarà distribuito il pane benedetto, simbolo di comunione e frutto del lavoro quotidiano, in memoria della vita semplice e operosa del Santo. La commemorazione del 30 novembre, secondo alcune fonti data del transito di Sant’Isidoro nel 1130, non rappresenta solo una rievocazione, ma anche un’occasione per riflettere sul valore del cammino di fede.
La figura del Santo, che seppe unire il lavoro dei campi alla preghiera e alla carità, si fa oggi portatrice di un messaggio di speranza, radicato nella semplicità e nella fiducia nella Provvidenza. In un tempo segnato da conflitti, crisi economiche e sfide ambientali, Sant’Isidoro invita a riscoprire la forza dei gesti quotidiani, il rispetto per la terra e la preghiera vissuta con costanza. Un esempio attuale e necessario, che la comunità di Giarre rinnova con fede e gratitudine ogni anno.






