Furto e devastazione al cimitero di Aci Catena: misura cautelare per due uomini VIDEO -
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Furto e devastazione al cimitero di Aci Catena: misura cautelare per due uomini VIDEO

Furto e devastazione al cimitero di Aci Catena: misura cautelare per due uomini VIDEO

La Procura, nell’ambito di indagini delegate ai CC della Compagnia di Acireale, per i reati di furto aggravato dalla violenza su cose destinate a pubblico servizio, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, alla luce degli elementi indiziari attualmente disponibili, pur in una fase processuale che non ha ancora permesso l’intervento dele difese e l’instaurazione del contradditorio davanti al giudice, nei confronti di Licitra Leo Alessandro (classe 1979) e Nicosia Gianluca Gabriel (classe 1997)
rispettivamente, l’emissione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere e di quella e di quella dell’obbligo di dimora nel territorio del Comune di Aci Catena.

I fatti, da cui traggono origine le disposte misure coercitive, risalgono alla notte dello scorso 5 giugno, allorchè veniva perpetrato, presso il cimitero di Aci Catena, un furto di tre monitor, un computer, un gruppo di continuità ed alcune lampade votive, posto in essere con modalità esecutive tali da determinare conseguenze non solo patrimoniali, essendo stato danneggiati un veicolo dell’amministrazione comunale, i locali in uso ad una ditta edile operante all’interno dell’area cimiteriale, nonché i sistemi di videosorveglianza ivi allocati ed altri locali di proprietà comunale; azione criminosa poi interrotta, solo grazie all’intervento dei Carabinieri, allertati dal sistema anti-intrusione installato all’interno dell’area di cantiere nel cimitero.

Il successivo accurato sopralluogo permetteva di acquisire sin da subito elementi fondamentali per lo sviluppo delle indagini, essendo stato rinvenuto e sequestrato, nei pressi del cancello d’ingresso del cimitero, un ciclomotore insieme a diversi arnesi da scasso custoditi nel vano sottosella, palesemente riconducibili all’azione criminosa da poco interrotta.

Proprio gli accertamenti sul ciclomotore, permettevano ai Carabinieri di risalire al Licitra, risultando essere questi il proprietario del mezzo e di correlare tale dato ad una telefonata, fatta in contemporanea dalla di lui sorella al 112, in cui si segnalava il furto del medesimo mezzo, dato ancor più significativo in forza del fatto che quando, a distanza di pochi minuti, i militari della Stazione di Aci Catena, raggiungevano l’abitazione del Licitra, vi trovavano solo suo nipote, ovvero il Nicosia, la di lui madre e sorella del Licitra, ovvero colei che aveva fatta la segnalazione, ma non lo stesso Licitra.

Il successivo progredire delle indagini si articolava con l’analisi delle immagini di videosorveglianza rimaste disponibili, che consentiva ai militari dell’Arma di riconoscere nei due odierni indagati i presunti autori del furto e con la perquisizione domiciliare dell’abitazione dei due odierni prevenuti, in esito alla quale, veniva rinvenuto un giubbotto apparentemente identico a quello indossato da uno dei due malfattori al momento del furto, così rafforzando l’ipotesi investigativa.

Sulla base di siffatto quadro indiziario, si riusciva, pertanto, ad attribuire, ferma restando la presunzione di innocenza valevole fino a condanna definitiva, la commissione dei due odierni prevenuti del furto perpetrato presso il cimitero di Aci Catena, la notte del 5 giugno 2025.

Dopo gli adempimenti di rito, il Licitra veniva associato presso la Casa Circondariale di Catania – piazza Lanza in quanto sottoposto alla custodia cautelare in carcere, mentre al Nicosia veniva notificato il provvedimento dell’obbligo di dimora presso il Comune di Aci Catena congiuntamente all’obbligo di non allontanarsi dalla sua abitazione nelle ore notturne.

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