La nascita in Consiglio comunale del Pd è un punto di partenza per costruire un’alternativa all’attuale amministrazione.
Così il segretario del Pd Giarre, Alfio Cardillo, che in una nota commenta: “Sull’uscita dalla maggioranza dell’amministrazione Cantarella da parte di Tania Spitaleri verrebbe da dire “finalmente”. Basta ascoltare Tania Spitaleri nel suo intervento in Consiglio in cui ha spiegato, in maniera chiara e lucida, l’adesione alla cornice civica che aveva costituito la candidatura di Cantarella, l’elezione dello stesso e all’elezione della Spitaleri stessa come prima degli eletti, la nomina in giunta quale assessore, sempre dentro un quadro civico che, però si snatura nel corso dell’estate 2024, allorquando, usciti dal dissesto gli apparati di partito, in primis FdI, e comitati elettorali legati a vari deputati della provincia hanno iniziato a marcare le posizioni, snaturando di fatto l’idea originale, portando ad un rimpasto della giunta addirittura “intruppando” anche il candidato miglior perdente, in barba ad ogni principio democratico”.
Cardillo ricorda che mentre venivano sentiti partiti, deputati di vario colore, il Pd, che a quella esperienza civica aveva aderito, (seppur con molti distinguo) non è stato minimamente interpellato, e la formazione della giunta, dopo il rimpasto, era una chiara amministrazione di centro destra, con la predominanza di FdI.
“Il risultato ad oggi – conclude Cardillo – è quello che tutti vediamo: una città allo sbando, un’amministrazione che naviga a vista, esperti nominati dal sindaco che via via lasciano gli incarichi senza spiegazioni, il rischio concreto di un secondo dissesto: insomma il caos.
La costituzione del gruppo del Pd in seno al Consiglio è un punto di partenza per intraprendere strade alternative e dare una prospettiva diversa a questa città”.







