Nell’ambito delle attività di vigilanza svolte a tutela della collettività, in vista della nota sagra del pistacchio DOP di Bronte, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità N.A.S. di Catania, con il supporto di quelli della Stazione di Bronte, hanno eseguito un controllo straordinario presso due attività commerciali, un bar e una pasticceria, situate nel centro cittadino. Durante la prima ispezione, all’interno di un bar di proprietà di una 58enne residente a Bronte, sono emerse irregolarità sulla base delle quali la titolare è stata sanzionata con due verbali per un importo complessivo di 2.000 euro.
In particolare, i militari dell’Arma hanno rilevato la mancata compilazione delle schede di monitoraggio delle temperature dei frigoriferi e dei congelatori, oltre alla presenza di un’area destinata alla somministrazione di alimenti non autorizzata dall’autorità sanitaria competente.
La verifica quotidiana e la registrazione delle temperature di conservazione non rappresentano un semplice obbligo burocratico, ma costituiscono un presidio fondamentale per la tutela della salute pubblica. Solo il rispetto costante della cosiddetta “catena del freddo” garantisce, infatti, che gli alimenti mantengano le loro caratteristiche e non diventino terreno fertile per la proliferazione di batteri e microrganismi dannosi. La mancata compilazione delle schede rende però impossibile dimostrare la corretta gestione di questi parametri. Mettendo così a rischio la sicurezza dei consumatori.
Il secondo accertamento del NAS ha, invece, riguardato una pasticceria nella quale i militari dell’Arma hanno trovato sporco diffuso sulle superfici e sui macchinari da lavoro, e la totale assenza sia del manuale di autocontrollo HACCP, imprescindibile riferimento normativo in un’attività ristorativa. Il manuale, infatti, è un registro ove vengono annotate le attività di conservazione dei prodotti alimentari, come l’abbattimento, ed è fondamentale per conoscere quando, quali e quanti prodotti sono stati sottoposti a questo processo.
In questo caso, nei confronti del titolare, un 33enne del posto, sono state elevate due sanzioni amministrative pecuniarie dell’importo complessivo di 3.000 euro.