Lutto cittadino e onori regionali per i funerali di Pippo Baudo -
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Lutto cittadino e onori regionali per i funerali di Pippo Baudo

Lutto cittadino e onori regionali per i funerali di Pippo Baudo

Tutti gli onori per i funerali del Pippo Nazionale. Domani a Militello Val di Catania la Sicilia saluterà il principale presentatore Rai e il figlio di questa terra che ha fatto la storia della televisione.

Schifani ai funerali domani pomeriggio

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parteciperà domani alle 16 ai funerali di Pippo Baudo nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania, paese di origine del conduttore televisivo morto a Roma all’età di 89 anni. La Regione sarà presente con il suo gonfalone e il picchetto d’onore del Corpo forestale regionale.

Corse speciali dei mezzi pubblici

“In occasione delle esequie di Pippo Baudo, la Regione, d’intesa con Trenitalia, ha voluto garantire un servizio di trasporto adeguato per consentire, a quanti vorranno, di partecipare in modo ordinato e sicuro. È un sentito e doveroso atto di rispetto verso un grande figlio della nostra terra: il compianto presentatore ha rappresentato un patrimonio unico per la Sicilia e per l’Italia intera” dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, commentando il potenziamento dei collegamenti in autobus (la linea ferroviaria è attualmente chiusa per lavori) con Militello Val di Catania, domani, mercoledì 20 agosto, in occasione dei funerali di Pippo Baudo.

Il sindaco di Militello

“Era molto legato alla nostra comunità ed era un affetto reciproco. I nostri cittadini gli hanno voluto bene ed è stato per noi motivo di orgoglio avere un personaggio di altissimo spessore culturale che si è affermato nel panorama nazionale” ha detto il sindaco di Militello in Val di Catania, Giovanni Burtone, ricordando Pippo Baudo.

Per domani a Militello Val di Catania sarà “lutto cittadino – ha proseguito il sindaco -. Pippo non si negava mai a nessuno quando tornava a casa per riposarsi, poi quando usciva non voleva barriere, non c’erano sevizi d’ordine, incontrava le persone, con tutte scambiava due chiacchiere, era benvoluto e voleva bene alla comunità e anche al paese”.

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