Controlli in due ristoranti: trovati lavoratori in nero e 60 kg di alimenti non tracciati. Sanzioni per oltre 44.000 -
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Controlli in due ristoranti: trovati lavoratori in nero e 60 kg di alimenti non tracciati. Sanzioni per oltre 44.000

Controlli in due ristoranti: trovati lavoratori in nero e 60 kg di alimenti non tracciati. Sanzioni per oltre 44.000

Sessanta chili di alimenti non tracciati, prodotti spacciati per IGP e DOP, tre casi di lavoro nero e molteplici violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni per oltre 44.800 euro.

È il bilancio dell’attività di controllo eseguita, nello scorso fine settimana, dalla task force coordinata dalla Polizia di Stato in due ristoranti di Nicolosi per verificare le condizioni di igiene, la regolarità delle posizioni lavorative dei dipendenti e per garantire la sicurezza alimentare, a tutela della salute dei consumatori.

L’intervento è stato coordinato dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania e ha visto impegnati gli agenti della Divisione Anticrimine, della squadra cinofili e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” che hanno garantito un’efficace cornice di sicurezza ai controlli specifici attuati dal personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, del Dipartimento di prevenzione – Servizio Igiene pubblica e Spresal e del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria dell’Asp di Catania, dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, coadiuvati dagli agenti della Polizia Locale di Nicolosi.

Nel primo ristorante, il Corpo Forestale ha rinvenuto 30 chili di alimenti privi del necessario requisito della tracciabilità, indispensabile per determinare l’esatta provenienza dei prodotti. La merce è stata sequestrata e il titolare è stato sanzionato per 1.500 euro. Gli operatori del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro hanno rilevato alcune criticità che hanno comportato complessivamente sanzioni per 5.100 euro. Invece, l’Ispettorato territoriale del lavoro non ha riscontrato irregolarità nelle posizioni lavorative dei singoli dipendenti.

Gli specialisti del servizio “Igiene Pubblica” dell’Asp hanno rilevato la scarsa fruibilità del servizio igienico annesso al laboratorio cucina e la mancanza di zanzariere alle finestre della cucina, comminando una sanzione di 2.000 euro e fornendo delle prescrizioni per la presenza di friggitrice e asciuga posate ubicate all’esterno del laboratorio.

Anche nel secondo ristorante controllato, il Corpo Forestale ha sequestrato 30 chili di alimenti non tracciati che, a seguito delle opportune verifiche del servizio “Sanità Pubblica Veterinaria” dell’Asp, sono stati ritenuti non idonei al consumo umano e, pertanto, sono stati distrutti. Oltre alla sanzione di 1.500 euro per la mancata tracciabilità dei prodotti, il titolare è stato sanzionato per 10.000 euro per l’assenza di indicazione degli allergeni nei menù.

Durante gli accertamenti, è stato constatato come alcuni prodotti venivano indicati, in modo del tutto arbitrario, come DOP e IGP nei menù esibiti ai clienti e, per questa ragione, il legale rappresentante è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

Il personale dell’Ispettorato del Lavoro ha effettuato le verifiche sul personale presente al momento del controllo, rilevando su 14 dipendenti la presenza di 4 lavoratori non in regola. La grave irregolarità riscontrata ha determinato una sanzione di 1.950 euro per ogni lavoratore in nero, per un totale di 7.800 euro. Già in passato, il titolare era stato sanzionato per casi analoghi, per cui, come previsto dalla normativa vigente, è stata elevata un’ulteriore sanzione di 5.000 euro per recidiva con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle posizioni dei lavoratori.

Il servizio “Igiene Pubblica” non ha riscontrato criticità, mentre lo Spresal ha verbalizzato molteplici carenze, elevando sanzioni per complessivi 11.900 euro. Nello specifico, non è risultato agevole e sicuro il passaggio dei lavoratori per la disposizione di attrezzature e arredi, è stato trovato un estintore di non facile utilizzo per l’intralcio dei tavoli, diverse lampade di emergenza sono risultate non funzionanti, l’impianto elettrico presentava cavi danneggiati e un’impastatrice è risultata priva dei requisiti di sicurezza.

L’azione di controllo è stata estesa anche tra le vie di Nicolosi per monitorare le condotte alla guida dei veicoli, riscontrando alcune violazioni al Codice della Strada.

Nei posti di controllo, fissi e dinamici, i poliziotti hanno identificato complessivamente 190 persone, di cui 23 positive, e hanno controllato 65 veicoli, sanzionando gli automobilisti indisciplinati soprattutto per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per l’assenza di revisione periodica del mezzo e per la mancata assicurazione per la responsabilità civile.

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