Un inno pop rock dedicato a Giarre, per incoraggiare la città a rinascere -
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Un inno pop rock dedicato a Giarre, per incoraggiare la città a rinascere

Un inno pop rock dedicato a Giarre, per incoraggiare la città a rinascere

Una canzone di incoraggiamento perchè Giarre rinasca è esattamente il contrario di quanto di solito si legge sui social di casa nostra. Parole ripetute, ormai stancamente ripetitive di un vocabolario ristretto: vergogna, buche, schifo… Ma non servirebbero anche parole nuove per cominciare qualcosa di nuovo in questo tempo in cui nessuno sa più dire parole che trasmettano entusiamo? Le parole di “Crescerai”, la canzone di cui stiamo parlando, in realtà sono parole antiche, proferite da un illustre poeta giarrese, Giuseppe Macherione, rielaborate su un brano di musica contemporaneo grazie all’intelligenza artificiale e alla mente creativa di Alfredo Sorbello, inventore del “Gioco di Giarre”. Quest’ultimo ci racconta: “Venerdì 22 marzo era il 184esimo anniversario dalla nascita del poeta e patriota Giuseppe Macherione. Il giorno prima mi interrogavo sull’attualità dei suoi scritti, su cosa potrebbe dire alle nuove generazioni scoraggiate e quasi sempre pessimiste rispetto al futuro. Come fare a trasmettere ai ragazzi di oggi i suoi bellissimi i suoi versi? I versi di un giovane malato nel corpo ma pieno di fervore nella mente:

“Ma avrà di fama assai più nobil grido

Giarre, dicata a più sublimi imprese:

Cui non fia edace il tempo, ma vigore

Daralle, perché cresca in nuovo fiore.”

Così nacque l’idea di scrivere il testo di una canzone su Giarre e col giudizio severissimo dei miei figli provai a canticchiare dei versi. Fino a comporre anche un ritornello basato sulle parole di Macherione parafrasate.

“Giarre, non sarà edace il tempo

ma vigore darà, dicata a più sublimi imprese

avrai nobile fama perché come

un fiore nuovo tu crescerai.”

Il testo cercava anche di mostrare le nostre bellezze più famose, il Duomo coi torrioni, il monumento ai caduti con le sue due colonne, la piazza Duomo ricavata ove si trovavano una volta i magazzini e da torre di Giarre e che oggi fa da cornice al vulcano. Ugualmente il testo descrive la fontana del Nettuno, il pozzo e il santuario a Santa Maria La Strada nonché piazza Arcoleo, Corso Italia e il Carmine. Quasi per scherzo mandai il testo al collega Samuel Buccheri che ama sperimentare con l’intelligenza artificiale, gli dissi che mi sarebbe piaciuto sentire il testo cantato con allegria, gli mandai un audio per fargli capire come la immaginavo.

Il primo elaborato dell’intelligenza artificiale è una versione rock in cui non si capivano quasi le parole, gli chiesi di farla più “serena” e mi mandò una versione con coro da stadio, sul momento gli dissi che non era così che me la immaginavo ma riascoltandola coi miei figli ci ripensai e risposti: “ma sai che mi piace…”. Il titolo “Tu crescerai” è nato da solo, ripetuto più volte con gioia dalla canzone.

La sera poi velocemente creai un file col formato dei sottotitoli e insieme all’audio lo diedi in pasto ad un software per creare presentazioni video di canzoni.

Il risultato è stato un inno che i miei figli adolescenti hanno dovuto ammettere essere bello. E così le parole di Giuseppe Macherione risuonano come un invito a guardare con ottimismo al futuro di Giarre. E poiché il nostro pensiero “crea” il futuro ed è necessario che questo pensiero sia necessariamente positivo.

L’augurio è che sia cantata dai giarresi e che magari incoraggi anche i risultati già ottimi della rinata squadra di calcio, perché una sana competizione sportiva sia motivo di orgoglio di questa bella cittadina che sicuramente necessita attenzione e cura ma non deve piangersi addosso ma trovare le soluzioni “perché cresca in nuovo fiore” come direbbe il poeta giarrese”.

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