Giarre celebra per la prima volta il 1° Maggio con memoria, arte e impegno civile -
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Giarre celebra per la prima volta il 1° Maggio con memoria, arte e impegno civile

Giarre celebra per la prima volta il 1° Maggio con memoria, arte e impegno civile

Per la prima volta a Giarre è stata celebrata la festa dei lavoratori del 1 maggio, grazie all’iniziativa delle associazioni Nessuno è straniero, Circolo Gramsci di Riposto, Risorgimento socialista, della Cgil di Giarre, promotori insieme ad altri appartenenti all’area progressista.

Su loro iniziativa, per il terzo anno a Giarre e Riposto è stata commemorata la festa della Liberazione e quest’anno, come detto, per la prima volta, anche la festa del Lavoro. Fulcro della manifestazione piazza De Andrè, alle spalle del Duomo di Giarre, che ha ospitato ieri una conferenza, coordinata da Isidoro La Spina, incentrata sul tema del lavoro, delle problematiche annesse e delle morti sul lavoro; sono intervenuti Andrea Pavone del Circolo Gramsci e Enzo Cubito, segretario provinciale della Fillea Cgil.

Sulla vicina scalinata del bersagliere è stata poi allestita un’installazione biciclette partigiane, realizzata con il coordinamento della prof.ssa Marzia Andronico che spiega: “Questa installazione nasce da un’idea degli studenti del Liceo Artistico insieme all’associazione Nuove voci, ed è un modo per commemorare gli 80 anni della liberazione dall’occupazione nazifascista. Si intitola “Biciclette partigiane” ed è dedicata alle donne partigiane che ricoprivano il ruolo di staffette. L’iniziativa nasce per occupare idealmente un luogo di Giarre e renderlo luogo della Memoria e riportare anche il nome di molti dei 6000 partigiani che hanno partecipato alla Resistenza, alcuni dei quali sono stati decorati, molti sono morti nei campi di concentramento. I sopravvissuti hanno raccontato le loro vicende, uno di questi è stato Nunzio Di Francesco che ha raccolto la storia delle donne partigiane”.

Successivamente la giovane Sibilla, dinanzi a un pubblico distribuito sulla gradinata, ha recitato un brano scritto dalla nipote di Matteotti in cui raccontava la propria esperienza di staffetta partigiana.

Un’esibizione del cantattore Carlo Barbera che ha eseguito brani sul tema del lavoro ha concluso la manifestazione.

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