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Giarre, presentata la rivista Studi Storici Siciliani con il numero monografico dedicato agli Anni Trenta in Sicilia

Giarre, presentata la rivista Studi Storici Siciliani con il numero monografico dedicato agli Anni Trenta in Sicilia

E’ stata presentata a Giarre il 16 ottobre scorso la Rivista trimestrale Studi Storici Siciliani, con particolare riferimento all’ultimo numero monografico dedicato agli Anni Trenta in Sicilia. L’iniziativa, che segue un precedente incontro tenutosi il 10 ottobre all’Assemblea Regionale Siciliana, è stata promossa dal Comune di Giarre e da una rete di associazioni operanti sul territorio: Società Giarrese di Storia Patria, Agorà, Coordinamento delle Donne ,Articolo1, Università delle Tre Età Giarre – Riposto, Archeoclub, Fidapa di Giarre – Riposto, Luogocomune.

In una Biblioteca comunale gremita e con un pubblico attento e interessato, è stata sottolineata da tutti i relatori l’importanza e la funzione della rivista, giunta ormai al terzo anno di attività con una redazione che include docenti universitari, archivisti, economisti, studiosi delle nove province siciliane, e disponibile da quest’anno sia nella versione cartacea che digitale.

Grazia Messina ha precisato l’orizzonte di riferimento del periodico, definito dalla proposta di una public history che amplia la ricerca accademica grazie al dialogo costante con le fonti presenti nel territorio, al fine di offrire ricerche e studi sulla storia della Sicilia senza paradigmi faziosi, come quello neoborbonico o dei vari sicilianismi e campanilismi di fattura provinciale. In quest’ottica ha esposto il percorso che le ha permesso di ricostruire la breve storia del comune “Giarre Riposto” (1939-1942) nel saggio inserito nel numero Gli anni Trenta in Sicilia.

Marcello Saija, condirettore del periodico insieme a Gero Difrancesco, ha esposto il complesso quadro della Sicilia del fascismo maturo, indicando aspetti e interventi legislativi e politici che impedirono alla Sicilia di proseguire il processo di sviluppo economico e sociale intrapreso nel primo ventennio del Novecento. La modernizzazione dell’isola, sostenuta dalla più ampia partecipazione popolare che il suffragio universale aveva sollecitato tra il 1912 e il 1919, venne bloccata per il potenziamento del ceto degli agrari e per l’accentramento politico e amministrativo imposto dalla dittatura. In questo quadro, anche gli interventi per combattere la mafia saranno fallimentari, poiché se avranno il merito di colpire la “manodopera” mafiosa nelle diverse aree della Sicilia, non mireranno ai vertici e ai mandanti della criminalità organizzata.

Nunziatina Spatafora ha introdotto l’importanza della scrittura di genere nel periodico, tracciando nello specifico, dal saggio da lei curato nel numero monografico della Rivista, il quadro delle presenze femminili nella Sicilia degli anni Trenta. Oltre alla presenza di associazioni e aggregazioni, alcune delle quali incoraggiate direttamente dal regime, la relatrice ha ricordato le donne che si sono opposte nelle diverse località siciliane sia con precise azioni politiche che con una spontanea “resistenza” popolare.

Giovanni Vecchio ha concluso la riflessione sul periodo storico degli anni trenta in Sicilia, anticipando l’argomento che sarà presente nel suo saggio previsto per il prossimo numero di Studi storici siciliani. Verrà nell’occasione ricordato l’evento che, nel quadro della mobilitazione del mondo rurale sostenuta fortemente da Mussolini, ebbe luogo a metà degli anni Trenta a Santa Venerina. Al raduno in piazza Roma partecipò tutto il paese: si associarono i bambini delle scuole elementari con i rispettivi maestri, vennero premiate le “donne rurali” vestite con il tradizionale abito delle contadinelle, mentre il pubblico delle grandi occasioni ascoltava l’arringa del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, presentato dal federale Vincenzo Zangara e dal cav. Pietro Giuffrida, rappresentante del Fascio locale.

L’incontro è stato introdotto dal presidente della Società di Storia patria e cultura Carmelo Torrisi, che ha ringraziato tutti i presenti e le associazioni promotrici, e ha voluto omaggiare a conclusione i relatori con il testo “Ionia: 11 agosto 1943”, pubblicato nel 1994 e preziosa testimonianza della storia locale, molto apprezzata per il valore metodologico e tematico, specie nel quadro del recente ottantesimo anniversario dello Sbarco Angloamericano in Sicilia. La presentazione degli interventi è stata moderata da Alfredo D’Urso, che ha introdotto i vari relatori e le osservazioni finali dal pubblico.

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