Riposto, rinviato l'avvio del Servizio di Refezione. Il sindaco Vasta: "Manca il Bilancio" -
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Riposto, rinviato l’avvio del Servizio di Refezione. Il sindaco Vasta: “Manca il Bilancio”

Riposto, rinviato l’avvio del Servizio di Refezione. Il sindaco Vasta: “Manca il Bilancio”

Appena pochi giorni fa il primo cittadino ripostese, nell’intento di tranquillizzare le tante mamme che avevano paventato la mancata ripresa delle attività dell’asilo nido comunale nella struttura di via La Torre – dove a breve prenderanno il via i cantieri di messa in sicurezza finanziati con fondi del Pnrr – aveva precisato che il 3 ottobre scorso sarebbe stato attivato anche il servizio di refezione.

Situazione diversa invece per gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria (5 plessi dell’Infanzia e 6 classi del plesso Quasimodo).  A sorpresa, infatti, attraverso una nota che il sindaco Vasta ha anticipato sulla propria pagina social, è stato annunciato che il servizio di Refezione destinato, per l’appunto, agli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria, rimane sospeso sino a quando non sarà approvato il Bilancio.

“Purtroppo abbiamo ereditato una difficile situazione economico finanziaria; in questo momento siamo in gestione provvisoria e ciò significa che non possiamo assumere nuovi impegni economici prima dell’approvazione del bilancio di previsione, che è in fase di redazione.

Siamo consapevoli dell’importanza della mensa per molte famiglie e garantiamo – osserva il sindaco Davide Vasta – il massimo impegno per l’avvio del servizio nel più breve tempo possibile. La ricognizione finanziaria che abbiamo compiuto da quando ci siamo insediati, pochi mesi fa, ha evidenziato una situazione più grave di quella che avevamo previsto ma manterremo comunque il servizio, per noi fondamentale. Molte cose sono state già segnalate alle autorità competenti e chi di dovere si assumerà le responsabilità politiche e amministrative delle proprie azioni”.

La nuova sortita del sindaco Vasta sulla Refezione scolastica, ha inevitabilmente scatenato sui social la rabbia (numerosi i post sulla stessa pagina del sindaco) e l’indignazione dell’utenza con diverse mamme che hanno espresso il proprio disappunto per le modalità con cui è stato deciso di sospendere un importante servizio. Nel frattempo anche nella politica comunale si preannunciano prese di posizione.

LE REAZIONI POLITICHE

Il consigliere comunale di minoranza Mariella Di Guardo: “Se il sindaco di Riposto Vasta afferma che l’attivazione della refezione scolastica dipende dall’approvazione del bilancio di previsione, è evidente che il ritardo è attribuibile alla sua gestione. Il termine di legge è già scaduto ed ancora il bilancio non è stato approvato neanche dalla giunta. Poi ci sono i termini obbligatori del consiglio e quindi, passerà almeno un altro mese, inevitabilmente. Inoltre la refezione scolastica è un servizio a domanda individuale ed ha una copertura obbligatoria del 36 per cento da parte dell’utenza. Si poteva iniziare benissimo.

Vasta afferma, con genericità, che ha trovato una situazione più grave di quella prevista ma non spiega a cosa si riferisce; troppo facile così; argomenti tecnici come quelli relativi al bilancio non possono essere postati su fb ed all’attenzione di chi non ha competenza su una materia specialistica; lo fa solo per creare un’onda emotiva nei cittadini contro la precedente gestione e creare un lasciapassare per i propri disservizi ed incapacità”.

Claudia D’Aita

Il consigliere di minoranza Claudia D’Aita:  “Apprendiamo con sgomento, dall’ultima comunicazione del Sindaco sulla sua pagina fb, che il Servizio di Refezione scolastica non sarà avviato prima dell’approvazione del bilancio di previsione, perché il Sindaco ha ereditato una drammatica situazione economica finanziaria (forse credeva che avrebbe amministrato la Svizzera) e siamo in gestione provvisoria e non si possono assumere nuovi impegni economici (prima di entrare in gestione provvisoria, non poteva provvedere in esercizio provvisorio, e cioè in dodicesimi, organizzandosi prima?).  Ma quando prometteva il mare sotto Catania, i già consiglieri e assessori della vecchia amministrazione Casabella Nella, Cucé Valerio, Carmelo D’Urso, Daidone Gino, Caltabiano Alfio, Camarda Franco, Redi Pietro, non sapevano com’era la situazione? Non glielo potevano dire anziché farlo arrivare come uno sprovveduto a cercare di capire come fare?”.

 

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