Giarre, la vergogna delle bare dimenticate per mesi VIDEO INCHIESTA -
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Giarre, la vergogna delle bare dimenticate per mesi VIDEO INCHIESTA

Giarre, la vergogna delle bare dimenticate per mesi VIDEO INCHIESTA

LA VIDEO INCHIESTA DI MARIO PREVITERA

La burocrazia municipale impietosa sta tenendo nel limbo, in attesa di una sepoltura, diversi defunti. Accade al cimitero di Giarre nella cui camera mortuaria si sono accumulate diverse bare, in attesa delle tumulazioni, occupando ogni spazio.

Tra queste una è stata spostata in una cappella inagibile. Si tratta di una bara che, per l’appunto, dal 16 ottobre scorso rimane in attesa di sepoltura. Il feretro per oltre un mese è rimasto parcheggiato nella camera mortuaria cimiteriale; il defunto proviene da una casa di riposo della zona e, a quanto pare, non è stato possibile rintracciare i parenti.

La bara risulta sprovvista della necessaria contro-cassa in zinco che, come noto, svolge l’importante compito di facilitare la più veloce ed efficace decomposizione e successiva mineralizzazione della salma, accompagnando ogni fase, della durata di alcuni anni, con delle reazioni chimiche corrosive che, solo lo zinco, ha dimostrato inequivocabilmente di possedere. La fuoriuscita di gas dalla bara verso l’esterno ha reso l’aria irrespirabile, tanto da spingere numerosi utenti che si recano al cimitero giarrese a segnalare il grave episodio.

Peggio ancora, non essendo rivestito l’interno in zinco, ha dato origine a improvvisi fenomeni percolativi con perdita di liquidi. Facile immaginare l’allarme creatosi al cimitero di Trepunti, con gli addetti comunali che, vittime della lenta burocrazia e, in assenza di precise direttive, hanno autonomamente dovuto trovare una rapida soluzione, trasferendo il feretro, peraltro con la copertura superiore non chiusa ermeticamente, in una antica cappella, poggiata su due cestini in metallo per i rifiuti vegetali, usati come cavalletti, coperta da escrementi di colombe, in un contesto di assoluto degrado. Il tutto in sfregio alla pietà umana e alle norme sui protocolli delle operazioni di seppellimento. Del gravissimo fatto è stato informato il sindaco Leo Cantarella che si è recato al cimitero, prendendo visione dell’indecente sfacelo.

Il primo cittadino non ha nascosto il proprio rincrescimento, chiedendo spiegazioni all’assessore al ramo Claudio Raciti, ottenendo rassicurazioni sul fatto che, “entro domani, martedì, una volta acquisita la documentazione necessaria, si procederà alla sepoltura nel campo comune”.

Il sindaco nel frattempo ha anticipato che intende andare a fondo sulla grottesca vicenda, nell’intendimento di mettere in luce eventuali negligenze, verificare la trafila burocratica e le ragioni per cui sono trascorsi 2 mesi, assumendo le determinazioni del caso.

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