Giarre, l'amministrazione chiede alla Procura il dissequestro dell'ex discarica di Sciara -
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Giarre, l’amministrazione chiede alla Procura il dissequestro dell’ex discarica di Sciara

Giarre, l’amministrazione chiede alla Procura il dissequestro dell’ex discarica di Sciara

L’amministrazione comunale giarrese si accinge a proporre una richiesta alla Procura di Catania per il dissequestro temporaneo dell’ex discarica intercomunale di Sciara, nell’intendimento di bonificarla e, successivamente, utilizzarla come centro di stoccaggio di riferimento della cenere vulcanica ancora presente su strade e piazze della città. In quest’ottica si inserisce il sopralluogo eseguito nell’area di via Zinghirino dall’assessore all’Ecologia, Giuseppe Cavallaro, unitamente al consulente legale del sindaco, avv.Orazio Scuderi e al funzionario dell’Ufficio tecnico, geom.Carmelo Torrisi.

Come spiega l’assessore Cavallaro, nelle more di predisporre la richiesta di dissequestro temporanea, “si rendono necessari alcuni ineludibili passaggi: la relazione del tecnico sulle peculiarità del sito, la quantificazione delle spese per la bonifica dell’intera area, quindi la redazione di una apposita delibera. Attraverso il nostro legale – afferma l’assessore Cavallaro – formalizzeremo la richiesta di dissequestro, nella prospettiva di ottimizzare i costi per il conferimento del materiale piroclastico all’interno di un sito di nostra proprietà”.

L’ex discarica intercomunale di via Zinghirino a Sciara di Giarre, come detto, è stata sequestrata, nel 2014. Ciò per ordine della Procura di Catania che aveva delegato il Corpo Forestale di Giarre; all’interno del sito che si estende per oltre 6 ettari, erano stati depositati rifiuti altamente inquinanti, tra cui amianto e altri materiali tossici, elettrodomestici in disuso, pneumatici, guaine bituminose e rifiuti alimentari scaduti, poi puntualmente andati in putrefazione. Non solo. All’interno dell’ex discarica la Forestale aveva anche scoperto l’esistenza di un piccolo fabbricato in cemento utilizzato come ricovero di ovini.

Nel marzo scorso, diverse ditte incaricate dal Comune, con i propri mezzi, ottemperando ad una ordinanza del sindaco pro tempore, Angelo D’Anna, dopo avere aperto i cancelli, hanno depositato la cenere raccolta su strade, piazze e sui tetti degli edifici pubblici, all’interno dell’ex discarica, in violazione dei sigilli della Procura. Violazione per la quale il Corpo Forestale ha prodotto la comunicazione di notizia di reato all’autorità giudiziaria.

 

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