Acitrezza, Isola Lachea, prezioso scrigno di storia e leggenda -
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Acitrezza, Isola Lachea, prezioso scrigno di storia e leggenda

Acitrezza, Isola Lachea, prezioso scrigno di storia e leggenda

Sicuramente uno dei luoghi più iconici ed entusiasmanti di Acitrezza è l’isola Lachea, traboccante di storia e leggende. Costituita  da rocce basaltiche risalenti a 500.000 anni addietro, è la più grande fra le Isole dei Ciclopi.

Secondo un aneddoto mitologico queste masse rocciose non sarebbero altro che i fatidici macigni di pietra lavica che Polifemo scagliò contro il pastorello Aci, schiacciandolo e uccidendolo.Si dice che il Ciclope, innamorato della bellissima Galatea, reagì così furiosamente poiché vide la propria amata coinvolta in un tenero abbraccio con il giovane Aci.

Ad ogni modo, oggigiorno la location è tra le mete predilette dalla maggior parte dei turisti, registrando un tasso di visita annuo molto elevato. L’isola Lachea, inoltre, vanta pure una tradizione storico-archeologica di grande portata; le varie campagne di scavo che sono state condotte in situ hanno restituito un’ascia litica e una tomba a grotticella. Ciò lascia presupporre che quest’area sia stata già popolata sin dai tempi della Preistoria. Inoltre, sono state rinvenute due piccole cisterne scavate nella roccia con vari frammenti ceramici che gli studiosi attribuiscono all’epoca tardo romana.

Di grande pregio anche anche un’antica fortificazione fenicia e un vecchio luogo di culto di età bizantina. La frequentazione dell’isola durante il periodo bizantino è confermata dal recupero di una serie di monete ascrivibili a quella fase storica. Nel XIX secolo, precisamente nel 1803, lo splendido “isolotto” fu concesso in enfiteusi per favorire lo sviluppo agricolo del suolo e, al contempo, per praticare la pesca.

Nel 1828, invece, venne inglobato nel comune di Aci Castello ma l’arcipelago restò proprietà dei detentori della Segrezia acese; tuttavia, successivamente passò nelle mani della famiglia Gravina. Fu così che nel 1896 Luigi Gravina, senatore del Regno, cedette a titolo gratuito il diritto d’uso sopra l’isola per ricerche scientifiche e sperimentali condotte da parte di un certo Andrea Cappelli, Rettore dell’Università degli studi di Catania.

Questa cessione gettò le premesse per la nascita di un prezioso museo ittico che di lì a poco fu accompagnato dallo sviluppo di una rigogliosa vegetazione arborea, divenendo ben presto oggetto di ammirazione da parte di tutti i visitatori del mondo. Sappiamo, per di più, che nel 1993  l’isola Lachea, l’intero arcipelago  e la fascia di mare che circonda le rispettive isole divennero Riserva Naturale Integrale sotto la gestione del Cutgana, Centro dell’Università degli Studi di Catania.

Livio Grasso

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