Giarre, quartiere Jungo: giardini di sterpaglie a rischio incendi -
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Giarre, quartiere Jungo: giardini di sterpaglie a rischio incendi

Giarre, quartiere Jungo: giardini di sterpaglie a rischio incendi

Insediamenti abitativi circondati dalla folta vegetazione che, in estate,  con le temperature torride, potrebbero dare vita a pericolosi roghi, con le fiamme che lambiscono le abitazioni. Episodi che peraltro nel recente passato si sono verificati con il fuco che ha raggiunto i balconi di casa mettendo a repentaglio la sicurezza degli inquilini.

Un quadro particolarmente critico soprattutto lungo la via Liguria che, assieme al prolungamento di via Romagna, costeggia un terreno sommerso dalla selva di sterpaglie che, in taluni tratti, ha superato il metro di altezza. Rovi che sembrano abbracciare le smisurate quantità di materiali ferrosi cui sovente viene dato fuoco, sprigionando fumi tossici che ammorbano il gigantesco agglomerato urbano.

Gli inquilini esasperati hanno più volte segnalato il ripetersi di un fenomeno frutto di quella illegalità diffusa che stritola il rione popolare giarrese. Tra silenzi compiacenti e rassegnazione diffusa.

Decisamente allarmante il quadro anche a ridosso degli alloggi di via Romagna dove sterpaglie ed erbacce hanno formato una piccola montagna. Una sorta di promontorio che incombe minaccioso all’ingresso di una decina di complessi di edilizia popolare teatro – neanche a dirlo – di innumerevoli incendi.

La stessa strada coperta dalla gramigna diventa ostacolo per chi percorre i vialetti interni dell’agglomerato i cui marciapiedi sono ricolmi di erbacce.

In via Liguria a nulla sono valse le denunce circa la presenza di un centro di stoccaggio abusivo di articoli riciclati, in larga parte rottami di varie dimensioni. Materiali, come detto, dati alle fiamme che sprigionano fumi inquinanti.

Lungo la vicina via Trieste, svettano poi gli storici 62 alloggi incompiuti, con le pareti devastate, le scale penzolanti  e che sono il simbolo più evidente dell’imperante degrado urbano. Complessi edilizi di proprietà dell’Iacp, per i quali, dopo 30 anni di attese, finalmente si intravede un futuro. La scorsa primavera hanno preso il via i cantieri che procedono alacremente.

In una prima palazzina ingabbiata dai ponteggi è ben visibile il risultato ottenuto dal complesso lavoro di maquillage. La rivitalizzazione degli alloggi rappresenta concretamente la prova tangibile della rinascita nel quartiere Jungo sempre in cerca di una propria identità

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