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Giarre, ecco i numeri della Gettonopoli in Consiglio comunale

Giarre, ecco i numeri della Gettonopoli in Consiglio comunale

Come anticipato ieri, in esclusiva da Gazzettinonline, l’accertamento dell’esistenza di una presunta gettonopoli al Comune di Giarre è giunto ad un punto di svolta. Una vicenda destinata a terremotare la città, con epicentro il Municipio. Sullo sfondo l’imminente campagna elettorale per le amministrative prossime.

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali ha trasmesso una nota indirizzata al sindaco, al segretario generale e alla Procura regionale della Corte dei conti ,con la quale si relaziona l’esito dell’attività ispettiva in ordine ai gettoni di presenza erogati ai capigruppo del Consiglio, segnalazione ipotesi danno erariale erogazione gettoni, gettoni di presenza erogati ai capigruppo consiliari e ai componenti delle commissioni speciali.

LA RELAZIONE DELL’ISPETTORE

Nel quadro dell’azione ispettiva avviata dalla Regione, è stato acclarato che ai capigruppo e ai delegati/sostituti non poteva essere erogato, quindi non dovuto, alcun gettone di presenza per la partecipazione alle Commissioni consiliari delle quali non erano legittimi componenti titolari, dal che l’avvenuta erogazione è connotata da profili di illegittimità, indipendentemente e a prescindere da qualsiasi riferimento temporale in cui le relative somme sono state erogate, non deponendo a favore di diverse tesi interpretative l’ipotesi che, tale gettone, è stato percepito in buona fede in applicazione di quanto disposto dal vigente regolamento sul funzionamento delle commissioni consiliari.

“Conseguentemente, l’amministrazione comunale di Giarre – scrive l’ispettore dott. Giuseppe Petralia – deve procedere al recupero delle somme complessivamente erogate ai capigruppo e ai delegati sostituti a titolo di gettone di presenza, per il periodo interessato che intercorre dal mese di luglio 2016 al mese di giugno 2019 considerato che, dopo tale data, non è stato più erogato il gettone di presenza per tale fattispecie”.

Considerato che la magistratura contabile con il procedimento aperto – a seguito della denuncia dell’ex presidente del consiglio Raffaele Musumeci – ha richiesto allo stesso segretario generale del Comune di Giarre una dettagliata relazione sui gettoni di presenza nelle commissioni consiliari permanenti e non corrisposti negli ultimi cinque anni completa della relativa documentazione,  sì è dell’avviso che – si rimarca nella nota – l’amministrazione comunale di Giarre dovrà, procedere, al momento, al recupero delle somme erogate per tale fattispecie, per il solo periodo intercorrente dal mese di luglio 2016 al mese di giugno 2019, durante il quale si è accertata l’irregolare erogazione del gettone di presenza ai capigruppo e ai delegati sostituti, ferma restando l’eventualità che possa essere richiesta dalla procura regionale della Corte dei Conti nell’ambito del medesimo procedimento aperto a seguito della denuncia dell’ex presidente Musumeci l’estensione degli accertamenti (ultimo 10 anni?) e dell’eventuale recupero, al termine prescrizionale ordinario di cui all’articolo 2946 del C.C.

IL MISTERO DEL CARTEGGIO COMMISSIONI DI STUDIO ANDATO DISTRUTTO

Nella nota dell’assessorato regionale, inoltre, si legge “che non è stato possibile acquisire gli atti, i documenti e i verbali, afferenti le commissioni speciali di studio, in quanto è stato accertato che il carteggio relativo alle commissioni speciali è andato distrutto, a seguito delle alluvioni che negli anni scorsi hanno reso in agibili i locali presso i quali erano custoditi gli atti medesimi, così come peraltro riferito con nota num. 4589, pervenuta alla Regione, a mezzo mail, in data 8 febbraio 2021. Conseguentemente, non è stato possibile effettuare alcuna attività accertativa in ordine alle commissioni speciali”.

Un passaggio, quest’ultimo, che suscita non poche perplessità, poichè con straordinaria coincidenza, proprio il carteggio relativo alle commissioni speciali di studio, sarebbe stato distrutto (vi sono prove ufficiali?) da non meglio precisate “tracimazioni” di acque meteoriche che avrebbero inondato i locali del Municipio!

TUTTE LE SOMME DA RESTITUIRE E I NOMI DEI CONSIGLIERI

Alla luce degli accertamenti eseguiti il totale dei gettoni da recuperare, nel periodo compreso luglio 2016 e giugno 2019, ammonta a 80.559,62 euro, cosi nel dettaglio ripartito:

Maurizio Arena, 3 gettoni di presenza,  62,97 euro; Caltabiano Patrizia, 22 gettoni di presenza, 461,78 euro;. Camarda Antonio, 203 gettoni di presenza, 4.260,97 euro; Cardillo Francesco, 255 gettoni di presenza, 4.334,93; Castorina Armando, 255 gettoni di presenza, 5.352,45; Di Maria Fabio, 404 gettoni di presenza, 8.479,96; Di Prima Massimo, 506 gettoni di presenza, 10.620,94, Finocchiaro Rosaria, 115 gettoni di presenza, 2.413,85; Leotta Giuseppe, 432 gettoni di presenza, 9.067,68 euro; Maccarrone Orazio, 27 gettoni di presenza, 566,73 euro; Musumeci Giannunzio, 497 gettoni di presenza, 10.432,03; Patanè Leo, 517 gettoni di presenza, 10.851,83 euro; Santonoceto Antonella, 191 gettoni di presenza, 4.009,09; Savoca Giusi, 80 gettoni di presenza, 1.679,20 euro; Valenti Vittorio, 379 gettoni di presenza, 7.955,21 euro.

Capitolo a parte sono poi gli accertamenti contabili sui rimborsi per quei consiglieri comunali dipendenti e per i quali si rende necessario un approfondimento per quantificare ed eventualmente operare recuperi.

Al fine di instaurare il necessario contraddittorio, l’ente comunale dovrà fornire entro 30 giorni – informando contestualmente la procura regionale della Corte dei conti, le controdeduzioni in ordine ai rilievi e alle criticità riportate nella relazione e segnatamente:

Le iniziative intraprese dall’ente comunale finalizzate al recupero dei gettoni di presenza i consiglieri comunali corrisposti e non dovuti; le iniziative intraprese dall’ente finalizzate al recupero dei rimborsi ai datori di lavoro per la fruizione dei permessi previsti dall’articolo 20 della Legge regionale n.30 del 2000, per l’assenza dal servizio dei consiglieri, sia capigruppo che delegati, per la partecipazione alle sedute delle commissioni consiliari delle quali i capigruppo e i delegati in sostituzione dei capigruppo non erano componenti effettivi.

Mario Previtera 

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