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Selfiemployment 2021, alla scoperta degli aiuti alle imprese

Selfiemployment 2021, alla scoperta degli aiuti alle imprese

Tra i vari finanziamenti per l’imprenditorialità spicca Selfiemployment 2021, un nuovo programma di incentivi Invitalia che vale la pena porre sotto la lente di ingrandimento.

Spesso chi avverte la necessità di mettersi in proprio non riesce a trovare una linea di credito necessaria per avviare una propria attività. Un vero problema che non solo non permette a tutti di realizzare il proprio sogno imprenditoriale, ma rallenta l’economia nazionale già in difficoltà a causa della pandemia e della crisi.

Per questo motivo Invitalia ha lanciato la nuova edizione di Selfiemployment 2021 per concedere a NEET, donne e disoccupati di lungo corso un incentivo all’imprenditorialità. Nello specifico viene offerto a chi risponde ai requisiti individuati un finanziamento da 5.000 a 50.000 euro a tasso zero per avviare delle nuove attività imprenditoriali.

Così come descritto nella guida di Contributi PMI sul nuovo Selfiemployment 2021 questa misura si rivolge a una platea abbastanza ampia.

Innanzitutto si punta ad aiutare i NEET, persone maggiorenni che non studiano e non lavorano né si stanno formando (Not in Education, Employement or Training). In questo caso si richiede a chi desidera aderire al programma e ottenere i finanziamenti di iscriversi entro i 29 anni a Garanzia Giovani.

Non solo NEET però, perché la misura è rivolta anche alle donne non impegnate in attività lavorativa o con reddito da lavoro dipendente esiguo, nonché ai disoccupati di lunga durata. 

Tanti anche i settori e le forme associative ammesse. Tutto ciò rende Selfiemployment 2021 una risorsa da sfruttare se si ha un progetto imprenditoriale ma non si hanno i fondi necessari per lanciarlo.

Nello specifico possono presentare domanda tutti gli appartenenti alle suddette categorie con in mente un progetto rientrante nel settore commercio, franchising, produzione e fornitura di beni e servizi. Un range decisamente vasto, dal quale vengono escluse solo alcune attività tra cui quelle legate all’acquacoltura, alla produzione primaria in agricoltura e alla pesca, così come le attività legate a lotterie scommesse.

Chiunque rientri nei requisiti indicati può inoltrare la propria domanda a Invitalia. Per farlo sarà sufficiente procedere con la registrazione al portale online dell’Agenzia per poi seguire tutti gli step necessari, che verranno indicati in maniera chiara.

Alla fine del processo verrà chiesto di apporre una firma digitale o di indicare un indirizzo di posta certificata (PEC). Il tutto avviene da remoto e non ci sono documenti cartacei da inviare a Invitalia al fine di presentare la domanda e la necessaria documentazione richiesta.

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