Giarre, urgente il restauro della chiesa del Convento. Sparita l'epigrafe sui mecenati -
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Giarre, urgente il restauro della chiesa del Convento. Sparita l’epigrafe sui mecenati

Giarre, urgente il restauro della chiesa del Convento. Sparita l’epigrafe sui mecenati

E’ durata circa due ore la ricognizione tecnica congiunta indetta dalla Prefettura di Catania, allo scopo di verificare le modalità con cui sono state eseguite alcune opere di maquillage del tempio sacro. Interventi eseguiti senza che però, ufficialmente, la Sovrintendenza ne fosse stata messa a conoscenza, stante il fatto che l’immobile è sottoposto a vincolo monumentale. Nel  corso della visita tecnica, la sovrintendente, arch. Donatella Irene Aprile, accompagnata dal rappresentante del Fec, Salvatore Scoglio benchè non abbia approvato le modalità di ripulitura del tempio sacro, seguito poi da una cerimonia di inaugurazione, ha gettato acqua sul fuoco, affermando di volere “guardare avanti”, nella consapevolezza che alla fine, ciò che conta è il restauro della chiesa. Già, il restauro, sul quale si discute da 50 anni. Senza soluzioni concrete.

In questa cornice l’arch.Aprile si è detta sorpresa del fatto che, negli anni,  a fronte di innumerevoli richieste di intervento, supportati dai relativi progetti, il Fec non abbia ritenuto necessario finanziare le opere di restauro, limitandosi a concedere due mini stanziamenti di 100 mila euro serviti a realizzare piccoli interventi sul tetto. L’ultimo dei progetti presentati per il restauro della chiesa del Convento ammonta a circa 900 mila euro, ma, come gli altri è rimasto solo un proposito. Adesso, invece, si vorrebbe dare una sterzata (sarà la volta buona?) e, provando ad  aggiornare il progetto, auspicare di ottenere l’agognato finanziamento delle opere e quindi riaprire al culto l’edificio sacro.

Una tesi confermata dallo stesso referente del Fec, Salvatore Scoglio: “Occorrono lavori urgenti per la piena fruibilità in questa chiesa come luogo di culto e come monumento. La nostra intenzione è quella di ottenere i fondi con l’aiuto della Sovrintendenza e vedere finalmente l’opera completata”.

Tornando alla sicurezza della chiesa, questa mattina i vigili del fuoco con l’autoscala hanno spicconato e rimosso alcune parti pericolanti dal prospetto e in prossimità del campanile. A quanto pare sarà necessario proteggere l’area antistante il sagrato attraverso la collocazione di barriere. Per la cronaca il sagrato e l’intera area esterna erano completamente ricoperte di cenere,  inducendo l’arch. Aprile ad esprimere il proprio rammarico nei confronti del sindaco. Una sola annotazione: che fine ha fatto l’epigrafe posizionata su una delle pareti interne della chiesa (nella foto a sinistra) e che rimarcava l’impegno profuso da due mecenati nelle opere di restauro (non di ripulitura)? Misteriosamente, stamane, di quella sorta di lapide non vi era traccia alcuna. Stranezze e coincidenze! Tuttavia ce ne faremo una ragione.

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