Giarre, mentre suona la campanella chiude anche Buda. Latitano Regione e Comune -
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Giarre, mentre suona la campanella chiude anche Buda. Latitano Regione e Comune

Giarre, mentre suona la campanella chiude anche Buda. Latitano Regione e Comune

Alla vigilia della ripartenza delle attività scolastiche si registra un nuovo colpo di scena. Ieri i vertici delle autolinee giarresi Buda Sag, per effetto della revoca da parte da parte della Regione del contratto di affidamento dei servizi di trasporto alla società Buda (nei mesi scorsi era toccato alla Sag) e, per l’impossibilità di incassare somme arretrate, attraverso una missiva inviata ai dipendenti, hanno reso nota la cessazione dell’attività, dalla quale è poi scaturita la risoluzione del contratto di lavoro.

La notizia è stata accolta con sommo stupore dalla Fisal Cisal  che rimane in attesa di novità. Assordante il silenzio delle istituzioni. Dall’assessore regionale Falcone al sindaco di Giarre D’Anna ormai coppia fissa di una sequela di fallimenti.

Dalla Regione (era intervenuto l’assessore Falcone) erano infatti pervenuti timidi segnali di soluzione della vicenda con l’ingresso di una nuova azienda di trasporto e che avrebbe assorbito il personale della Buda-Sag.  Solo parole e accorate promesse.

Frattanto per domani, lunedì, è stato confermato dalla sigla sindacale Faisa Cisal lo sciopero dell’itero comparto per questioni che riguardano il mancato riconoscimento dell’integrazione salariale e l’anticipazione dell’assegno di solidarietà da parte delle aziende. Lo sciopero avrà la durata di 4 ore.

Sulla delicata situazione che sta investendo la crisi di Buda-Sag e quindi del trasporto pubblico locale nella zona Jonico-Etnea, interviene il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Cardillo, il quale definisce “inammissibile la situazione generata da una crisi che si trascina da anni e che rischia di lasciare migliaia di cittadini senza un servizio necessario”.

“Ho informato della situazione anche il Presidente della Regione, Nello Musumeci – dichiara Alberto Cardillo -, il quale con la sensibilità che gli è propria quando si parla dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, ha garantito il suo interessamento diretto.
Bisogna subito trovare una soluzione, perché da anni i dipendenti attendono decine di mensilità arretrate, e per giunta ora rischiano di restare per strada; migliaia di cittadini e studenti, specie da Puntalazzo in su, rischiano di restare senza un servizio necessario. Tutto ciò è inammissibile. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione sulla questione perché il nostro territorio non subisca l’ennesima spoliazione di servizi”.

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