Una piantagione di marijuana nel cortile di casa: in manette 42enne VIDEO -
Catania
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Una piantagione di marijuana nel cortile di casa: in manette 42enne VIDEO

Una piantagione di marijuana nel cortile di casa: in manette 42enne VIDEO

i Carabinieri della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato nella flagranza il pluripregiudicato catanese Rosario Piacente, di anni 42, poiché ritenuto responsabile di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

Grazie ad una sempre più pregnante attività info investigativa i militari hanno spostato la loro attenzione nel quartiere Picanello, precisamente in via Faraci, zona già teatro di numerosi arresti per droga.

Con estrema pazienza hanno atteso il momento favorevole per verificare se quanto acquisito in fase di monitoraggio del soggetto (servizi di osservazione e pedinamento) si traducesse in realtà.

Ed ecco ieri sera giungere l’occasione propizia nel preciso istante in cui l’uomo è uscito dalla propria abitazione. Bloccato e costretto a tornare sui suoi passi, ha accompagnato malvolentieri i carabinieri nel tour della casa che ha consentito agli operanti di rinvenire e sequestrare nel cortile dell’immobile: una piantagione di canapa indiana composta da 50 piante, dell’altezza compresa tra 50 e 160 cm, posta all’interno di una struttura costituita da un telaio in legno e le pareti in nylon, dotata di un impianto di irrigazione, due ventilatori collegati ad un timer di accensione ed un igrometro digitale perfettamente funzionante.

All’esterno della vivaio, in un capanno utilizzato per il deposito degli attrezzi, era presente tutto l’occorrente per la coltivazione e per il successivo confezionamento in dosi dello stupefacente ricavato tra le quali: diverse buste di terriccio, arnesi vari, prodotti concimanti e fertilizzanti ed addirittura uno stereo di piccole dimensioni per riprodurre musica utile a stimolare la crescita delle piante, nonché buste di varie dimensioni, nastro da imballaggio, forbici e una macchina per sottovuoto.

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

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