Festa della Fedeltà, preghiera e testimonianza sotto il segno di San Pio -
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Festa della Fedeltà, preghiera e testimonianza sotto il segno di San Pio

Festa della Fedeltà, preghiera e testimonianza sotto il segno di San Pio

Si sono riuniti, mercoledì 22 gennaio scorso, nella Basilica San Filippo di Agira, ad Aci San Filippo, per celebrare la “Festa della Fedeltà”, i gruppi di preghiera di “San Pio” della Diocesi di Acireale. Come da tradizione, anche quest’anno, in memoria del frate da Pietrelcina che il 22 gennaio 1903 vestiva l’abito religioso dei cappuccini, i devoti, hanno confermato in tale giornata il proprio impegno di fedeltà al Vangelo sull’esempio della spiritualità di Padre Pio loro fondatore.

Un bellissimo momento di preghiera e di esperienza ecclesiale quello vissuto dai partecipanti, provenienti dalle diverse parrocchie della Diocesi, fra le quali quelle giarresi, accolti fraternamente con gioia dal parroco don Roberto Strano, per dieci anni assistente spirituale diocesano dei Gruppi di Preghiera, già vicario parrocchiale al Duomo di Giarre.

Guidati dalla signora Nerina Melita Rapisarda, preziosa animatrice diocesana, e dall’assistente spirituale diocesano padre Nino Russo, i partecipanti, dopo la meditazione dei misteri dolorosi del Santo Rosario, hanno preso parte, in religioso silenzio, alla solenne concelebrazione eucaristica.

«Nei gruppi di preghiera di cui facciamo parte – spiega don Russo durante l’omelia – si passa frequente dalla preghiera alla vita e dalla vita alla preghiera, momento in cui ci mettiamo, pienamente, nelle mani di Dio, nostra fortezza, rendendoci testimoni del suo Vangelo, condividendo l’esortazione di San Pio di essere imitatori dei Santi».

«Questa giornata – aggiunge l’animatrice diocesana, Nerina Melita Rapisarda – ci invita ad impegnarci a vivere personalmente la fede e ad essere sempre in comunione di spirito con tutti i fratelli e le sorelle dei gruppi di preghiera del mondo chiedendo al Signore anche per gli altri lo Spirito di conversione e la costanza nel pronunciare il nostro si a Dio, come Maria».

Dopo l’omelia, il rinnovo della promessa di fedeltà da parte di coloro che fanno parte dei gruppi di preghiera e, in chiusura, una agape fraterna offerta dai fedeli devoti della parrocchia acese.

Rosalba Azzarelli

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