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Catania, agente di polizia penitenziaria aggredito a Bicocca da un detenuto: la denuncia dei sindacati

Catania, agente di polizia penitenziaria aggredito a Bicocca da un detenuto: la denuncia dei sindacati

“A Catania, un assistente capo coordinatore  di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto di Bicocca è stato aggredito da un detenuto durante l’espletamento del proprio dovere” . E’ quanto denuncia in una nota

il segretario provinciale di Catania – USPP (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria)  Massimiliano Geraci.

“L’episodio – si legge nella nota sindacale – è avvenuto ieri presso l’istituto penitenziario del carcere catanese, dove, per quanto ci è dato sapere, un detenuto, per motivi ancora da accertare, con una violenza inaudita si scagliava contro l’assistente capo coord. di p.p. e lo aggrediva fisicamente. Sembrerebbe che solo l’immediato intervento di alcuni colleghi hanno fatto si che l’aggressore ponesse fine alla sua scellerata e inaudita azione.

L’assistente capo, aggredito prima verbalmente e, poi, fisicamente, è stato trasportato urgentemente al pronto soccorso del locale Ospedale dove è stato sottoposto alle cure mediche.
Si tratta dell’ennesimo atto di violenza perpetrato a danno degli agenti di polizia Penitenziaria: ADESSO BASTA gridiamo a gran voce affinché qualcuno dalle poltrone che contano si renda conto che c’è bisogno di interventi urgenti mirati alla tutela delle Forze di Polizia troppo spesso dimenticate dallo Stato!

Riteniamo inconcepibile e ingiustificabile che l’Amministrazione Penitenziaria – si legge nella nota – non abbia ancora trovato valide soluzioni per contrastare duramente condotte violente da parte dell’utenza e prevenire/contrastare certe dinamiche con l’utilizzo di sistemi di controllo e difesa innovativi.

BASTA! Lo abbiamo detto e ridetto che è giunta l’ora di interventi decisivi e risolutivi di quello che, ormai, è un evidente stato di emergenza del sistema carceri. Anche la Politica si assuma l’onere di provvedere alle esigenze di un Corpo che, quotidianamente si spende all’interno e all’esterno delle varie strutture penitenziarie per garantire SICUREZZA.

Le carceri italiane – prosegue la nota di USPP – sono per lo più interessate da serie problematiche di carenza di personale nondimeno dalla penuria di mezzi, una situazione questa che non consente lo svolgimento delle quotidiane attività con la giusta serenità di cui dovrebbe essere dotato un lavoratore ancorché se impiegato in compiti difficili quanto delicati come nel caso del lavoro del poliziotto penitenziario.

E questo è inaccettabile! Un altro episodio di aggressione. Ancora degli agenti aggrediti. Questi sono sintomi di un sistema penitenziario sofferente, ormai agonizzante.
È tempo, ormai, di provvedimenti urgenti, l’immobilismo dell’Amministrazione penitenziaria di fronte ad eventi di tale portata sarà preludio dello stato di agitazione da parte della scrivete organizzazione sindacale”.

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