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I Nas chiudono la mensa del distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco

I Nas chiudono la mensa del distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco

Nella giornata di ieri, martedì 22 ottobre, a seguito di una ispezione dei Nas e della Sanità Aerea, sono stati chiusi i locali della mensa del Distaccamento Vigili del Fuoco dell’Aeroporto “Fontanarossa”,  gestito dalla ditta “Le Palme Ristorazione e Servizi srl” di Paceco (TP).

L’episodio più eclatante risale al mese di Luglio scorso dove furono trovati addirittura vermi in un’affettatrice. A seguito di questo episodio i Vigili del Fuoco sospesero autonomamente la fruizione dei pasti fino ad una bonifica di tutti i locali. Bonifica che però fu certificata da un perito di parte e nessuna azione significativa venne intrapresa dal Comando Provinciale.

Il Segretario Provinciale UILPA-VVF Massimo Parisi non lascia dubbi in merito:  «Sono anni che denunciamo questa situazione. Un’offesa alla dignità dei lavoratori che tanto sacrificio mettono nel loro lavoro quotidianamente». L’ultima vertenza sindacale della UILPA-VVF si concluse davanti al Direttore Regionale con una serie di promesse circa l’attività ispettiva che il Comando Provinciale avrebbe dovuto avviare. E’ chiaro che tale attività non c’è stata o, date le svariate difformità riscontrate, sia stata mal espletata.

Parisi rincara la dose: «la mensa del distaccamento Aeroportuale, seppur il  problema più importante in  termini igienico-sanitari, rappresenta solo una parte delle criticità denunciate dalla UIL: le strutture sono vecchie di oltre trent’anni, prive di manutenzione straordinaria ormai da anni, sono diventate fatiscenti oltre il limite della decenza».

Il coordinatore regionale di Usb VVf, Carmelo Barbagallo, non è meno tenero: “i lavoratori della mensa sono sottopagati e super-sfruttati, l’orario e il personale messo a disposizione per elargire una corretta distribuzione ed una corretta pulizia dovrebbero essere raddoppiati. Noi come organizzazione sindacale, non possiamo accettare tale situazione già denunciata ad ampia voce e, riteniamo inaccettabile la sostituzione con i buoni pasto! Risparmiare sulla pelle dei lavoratori, è diventato routine. Se scontro deve essere, questa organizzazione preannuncia lo stato di agitazione provinciale con iniziative incisive”.

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